300 Parole 2025: scadenza 31 ottobre

La lezione di Pamela e Jason Voorhes

Nel 1980, Sean S. Cunningham porta sul grande schermo Venerdì 13, un film che segnerà un’epoca inaugurando una lunga serie di sequel e diventando un punto di riferimento per il genere slasher.
Ambientato attorno al cupo e sinistro Camp Crystal Lake, il film racconta di una serie di omicidi efferati che si consumano in un campeggio, trasformandosi in una narrazione che oscilla tra il mistero, la tensione e la brutalità. Ma al di là dell’orrore immediato, se osservato con uno sguardo più attento, Venerdì 13 offre anche una lettura morale, nella quale il sangue versato non è mai del tutto gratuito, ma nasce come conseguenza di una catena di eventi, di esclusione, di mancanze e di indifferenze umane. L’orrore, in fondo, non appare come un’entità sovrannaturale, bensì come il frutto avvelenato di errori e ferite non risolte.

Al centro della vicenda vi è Pamela Voorhees, madre di Jason, figura che da carnefice si rivela al tempo stesso vittima di un dolore mai elaborato. Jason, nato con deformità, viene ridicolizzato e respinto dai coetanei, fino a essere lasciato affogare in un lago sotto lo sguardo negligente degli adulti che avrebbero dovuto proteggerlo. Quel bambino scivolato negli abissi diventa simbolo di tutte le esclusioni: non amato, non accolto, rifiutato nella sua diversità. La madre, incapace di superare la perdita e divorata da una rabbia che si confonde con il lutto, sceglie la strada della violenza come rivalsa e come monito, trasformando il suo dolore in una sequenza di omicidi.

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INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN

Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.

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MANUALE PER SOPRAVVIVERE ALLE STREGHE

Questo è un testo rivoluzionario che spiega come riconoscere le vere Streghe e affrontarle. Le Streghe sono entità malvagie con un unico obiettivo: seminare caos e distruzione. Lo dimostrano i numerosi casi documentati nel Manuale, tra cui la strage del passo Djatlov, i fatti di Burkittsville, l’incidente alla Darrow Chemical Company e catastrofi di portata mondiale come Chernobyl o l'avvento di Hitler. Il Manuale è inoltre arricchito da numerose illustrazioni e fotografie inedite e top secret. Disponibile in ebook e cartaceo.

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EROS E ORRORE

Questo non è un racconto. È una possessione. Una lunga, dolorosa, eccitante possessione. Un ragazzo come tanti ma con un terribile segreto di famiglia, un amore troppo grande per poter restare umano. Lei non è solo una ragazza: è una Dea tatuata, un'ossessione che divora e trasforma. Tra desiderio e dannazione, "Lovecantropia" esplora i confini sottili tra amore e dipendenza, eros e orrore, passione e follia. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi con illustrazioni senza censura.

È qui che la vicenda assume i contorni di una parabola: il male non nasce dal nulla, ma da una concatenazione di assenze. In questo senso, guardare Pamela e Jason non come semplici mostri ma come figure tragiche permette di riconoscere il fondo umano della vicenda. Non si tratta di assolvere né di giustificare, ma di comprendere che il loro orrore è la degenerazione estrema di ciò che accade quando qualcuno viene escluso, deriso e dimenticato. Le vittime del film, ragazzi pieni di vitalità e desiderio, diventano paradossalmente i bersagli della furia vendicativa proprio perché rappresentano ciò che Jason non ha mai potuto vivere: la spensieratezza, la leggerezza, la libertà di amare senza paura. La lama che li colpisce è quindi anche un grido contro l’ingiustizia, un gesto distorto che nasce dal dolore di chi non ha trovato accoglienza.

L’intera trama di Venerdì 13 ci ricorda così che l’orrore più grande non è nei colpi di machete o nelle scene cruente, ma nel rifiuto, nella discriminazione e nella mancanza di empatia: le radici invisibili che li hanno generati. Ogni esclusione, quando non viene risolta, rischia di germogliare in forme imprevedibili di violenza e ciò che appare come mostruoso spesso non è altro che lo specchio deformato della nostra indifferenza collettiva.

Forse, se Jason fosse stato visto, accolto, amato, non ci sarebbe stato bisogno di alcun massacro. Ecco perché Venerdì 13 può essere letto non solo come un classico dell’orrore, ma come un ammonimento morale: ricordarci che senza inclusione e senza amore, l’ombra dell’odio è sempre pronta a emergere dalle acque più buie.
(Oreste Patrone: 22 settembre 2025)



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