Razza superiore

Racconto per il concorso "Premio Scheletri", 2018 - edizione 10

I media di tutto il mondo, ormai da due giorni, mandano in onda senza interruzione gli stessi spaventosi video.
Allo stato attuale, non so più se l’impronta lasciata da Neil Armstrong sul suolo lunare nel lontano ’69 sia ancora lì.
Vi siete chiesti come mai dopo tutte le missioni degli anni ‘70, nessuno ha più voluto mettere piede sulla Luna? Costi troppo elevati? Nient’altro da scoprire? Oppure la verità è un'altra?
Quando cercai di avvertire qualcuno, fui preso per pazzo e segregato in una camera dalle pareti imbottite.
Se la notizia fosse trapelata, i complottisti avrebbero potuto insinuare che durante le ultime spedizioni qualcuno lì sopra aveva combinato qualche casino e non avrebbero avuto torto.
Nonostante i miei reiterati tentativi di rivelare la verità, tutto veniva ripetutamente insabbiato.
Un’entità mostruosa si sta risvegliando sotto il suolo lunare, qualcosa di così tanto assurdo e diverso da noi che la mente umana non può comprendere.
Come lo so?
Vecchie leggende ormai dimenticate narrano di mostruosità assopite sotto lo strato polveroso della Luna, in attesa di destarsi dal loro sonno.
Mostri venuti dallo spazio profondo in epoche preistoriche avevano divorato ed ingurgitato fino alle ossa il nostro mondo.
Ora saremo noi la loro nuova fonte di sostentamento.
Il nostro destino era segnato sin dall’inizio, ma la nostra arroganza ci ha eletti a razza superiore, gli unici padroni di questo piccolo sasso nello spazio.
Purtroppo, senza rendercene conto, la minaccia più feroce era celata proprio ad un passo da noi.
Da qualche giorno gli occhi di tutti, colmi d’orrore, erano puntati su quella pietra grigia e morente.
Gli stessi occhi che fino a poco tempo prima bramavano lo spazio alla ricerca di vita, cominciarono ad accorgersi dello strano rigonfiamento sull’emisfero superiore della luna e che qualcosa di orrendo stava crescendo.
Un enorme guscio scuro diventava sempre più visibile, avvelenando la nuda roccia.
Adesso un fitto strato di polvere sta crescendo attorno alla Luna, oscurandola quasi del tutto alla vista.
Sembra come se qualcosa di enorme stesse razzolando sulla sua superficie.
In realtà nessuno è ancora riuscito a capire che diavolo stia succedendo realmente lassù.
La terribile verità è che quell’essere mostruoso dimorava già sotto la coltre di polvere prima ancora che Armstrong lasciasse la sua impronta, e proprio in quel momento si sia accorto di noi, risvegliandosi lentamente.
Purtroppo, adesso è troppo tardi.
Un intero pianeta è in preda all’isterismo, allo smarrimento e il panico dilaga ovunque.
È la fine di tutte le cose.

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«Un piccolo passo per l’uomo, ma un grande balzo per l’umanità.»
Sorrido al pensiero di quelle storiche parole pronunciate da Armstrong. Quella frase sembra proprio essere stata l’inizio della nostra fine.
Adesso tutti sanno e attorno a me c'è la disperazione.
Voglio vivere quest’ultimo giorno di sole e lasciare questo mondo prima del crepuscolo.
Stanotte la Luna assisterà in silenzio alla distruzione della razza superiore...

Fabio Bella



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