Film sui vampiri così brutti che vi faranno lacrimare gli occhi

Bentornati, Fedeli Lettori! Quest'oggi son qui a proporvi qualche titolo brutto brutto sul tema vampirico, dopo avervi consigliato cinque titoli licantropici. Pronti? Si parte. Come sempre questa lista è un mix di miei ricordi e di consigli di amici ed esperti del settore.

La bara del vampiro, di John Hayes, USA 1974
Si trova in versione integrale e gratuita su YouTube e vi consiglio sinceramente di vederlo. È uno di quei film talmente brutti e privi di senso che fanno il giro di 360° e diventano spettacolari. Vorrei raccontarvi la trama, ma non è facile da rintracciare. Comunque c’è questo vampiro barra maniaco sessuale che violenta una ragazza negli anni 30 (anche se tutti son vestiti e pettinati nello stile degli anni 70), lei partorisce questo piccolo dampyr che nutre col proprio sangue. Quarant’anni dopo il giovine trova il padre che è un rispettabile professore universitario. Poi ci sono delle belle ragazze in abiti discinti, riunioni di appassionati dell’occulto e lo scontro finale, che forse così finale non è.

Dracula 3D, di Dario Argento, Italia 2012
Visto al cinema, in 3D. Mai una banconota da 10 euro fu spesa meglio. Si ride con le lacrime. Incredibilmente fu un flop al botteghino, nonostante una delle più memorabili interpretazioni di Asiona Argento. Notevole in particolar modo la fotografia; nella scena della locanda la lanterna sta a destra e i visi dei bifolchi sono illuminati da sinistra. O al contrario. Non ricordo, ma il senso è questo. Vedetelo! È bruttissimissimo!! <3

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Zoltan il cane di Dracula, di Albert Band (Alfredo Antonini), UK 1978
Noto in Italia come “Dracula contro zombi” la pellicola prende vita in Romania insieme al servo di Dracula e al suo cagnolino. I due arrivano in California per trovare l’erede del Conte e intanto vampirizzano un po’ di gente e diversi cani. Alla fine i buoni vincono, ma alla fine fine un cucciolo sopravvive… Brutto. Poco da aggiungere. Su YouTube si trovano diversi spezzoni che sono più che sufficienti per capire tutto.

Desert Vampires (The Forsaken), di J. S. Cardone, USA 2001
Filmetto horror-adolescenziale infarcito di tutti i clichè che potete immaginare relativi al periodo a cavallo tra i due millenni. Flop al botteghino. Non abbastanza trash da diventare cult.

La setta delle tenebre, di Sebastian Gutierrez, USA 2007
Lucy Liu è Sadie, una giornalista vampirizzata che tenta di smascherare la setta che domina Los Angeles. Fine. Film facilmente dimenticabile. Tranne che per un cameo di Marilyn Manson!

30 giorni di buio 2, di Ben Ketai, USA 2010
Così come l’originale è un gioiellino sotto ogni punto di vista, così il suo sequel può finire senza drammi nel dimenticatoio. Se siete veri appassionati del genere dovete vederlo, come l’ho visto io, ma poi sappiate che non ne rimarrà traccia nella vostra memoria.

Buffy l’ammazzavampiri, di Fran Rubel Kuzui, USA 1992
Se non avete mai visto la serie ho una sola parola per voi: SHAME!! Se amate la serie però non so se consigliarvi la visione del film che ha dato origine al mito… No, dovete vederlo! È un bruttissimo film anni 90, con il compianto Dylan di Beverly Hills, Donald “Presidente Snow” Sutherland, Rutger “The Hitcher” Hauer, Hilary Swank, Ben Affleck e Seth Green!! Se preso col giusto spirito è un film godibilissimo!

La regina dei dannati, di Michael Rymer, USA 2002
Forse non tutti sanno che la saga letteraria iniziata con “Intervista col vampiro” nel lontano 1976 non è ancora finita! La compianta Anne Rice ha creato un mondo intricatissimo in cui tre sottosaghe si fondono in un unicum davvero coinvolgente. Al momento però ne sono stati tratti solo due film, la celeberrima pellicola con Brad Pitt, Tom Cruise e Antonio Banderas, e il suo diretto sequel. In questo secondo capitolo abbiamo un Lestat rockstar (con la voce del cantante dei Korn) che con l’energia della sua musica risveglia la regina madre di tutti i vampiri, la splendida Akasha, interpretata dalla compianta Aalyah. Nonostante sforzi e premesse il film si rivelò un flop al botteghino e a tutt’oggi rimane una pellicola facilmente dimenticabile. Peccato.

The Twilight Saga, di Katherine Hardwick, Chris Weitz, David Slade, Bill Condon, USA 2008 - 2012
Eeh, sì, mi tocca inserirla nella lista pur essendo stata una twilighter. I libri sono una cosa, i film un’altra. Salvo il primo diretto da Katherine Hardwick che considero un buon esempio di film hindi, ma a partire da New Moon si scivola nel commercial hollywoodiano adolescenzial patetico. Avevano pure più soldi e gli effetti speciali facevano ridere (vedi i lupi peluche). La “recitazione” della Stewart crolla fino a livelli inconcepibili: la guardi e pensi “vabbè, ma se non t’andava te ne potevi stare a casa!” tanto è palese il suo scazzo. Io almeno ho la soddisfazione di aver sempre sostenuto che Pattinson era un attore con enormi potenzialità, alla faccia di chi ancora lo identifica solo con questi film nonostante abbia fornito numerose e stupefacenti prove attoriali in questo ultimo decennio.

Dracula cerca sangue di vergine… e morì di sete!! di Paul Morrisey e Antonio Margheriti, Italia Francia 1974.
Chiudo questo articolo col “botto più grosso de tutti i botti!!” Questo film è un autentico capolavoro, e badate che non sono ironica, ma seria serissima. È un gioiellino. Non vi dico nulla della trama perché ogni scena è memorabile e non voglio spoilerarvi nulla. Vi dico solo che:
Il film è prodotto da Andy Wharol, tant’è che il titolo completo originale è “Andy Wharol’s Blood for Dracula”, da vedere in coppia con “Il mostro è in tavola… barone Frankenstein”. In italia la pellicola è distribuita da Carlo Ponti, marito di Sofia Loren.
gli effetti speciali sono curati da Carlo Rambaldi
tra gli interpreti troviamo Milena “Pina Fantozzi” Vukotic, Vittorio De Sica (nella sua ultima interpretazione) e Roman Polanski in un cameo.
Se non vi ho incuriosito così non servirà a nulla dirvi che è un pornhorror di alta classe…

Bene, io ho terminato i titoli da consigliare a voi, ma se voi ne avete da consigliare a noi di Scheletri ne saremo lieti!
Come sempre vi auguro buona visione!

Monia Guredda nasce a Roma nel 1983. Consegue un’utilissima maturità artistica e un’ancor più utile laurea triennale in Arti e Scienze dello Spettacolo. Ama leggere, ama scrivere, ama vedere film e serie tv (che a volte chiama ancora “telefilm”). Organizzatrice di eventi letterari, giornalista pubblicista e scrittrice pubblicata, sguazza con maggior delizia nel genere horror (con una nota di ironia), anche se di tanto in tanto non disdegna incursioni in altri territori. Strega buona (quasi sempre) consulta con una certa regolarità i suoi fedeli tarocchi che a volte le danno delle dritte anche per nuovi racconti. Suoi racconti sono apparsi su Letteraturahorror.it, La Soglia Oscura, Watson e Tuga mentre il primo libro tutto suo è uscito per quelli di Edizioni La Rìa con il titolo “Puoi sentirli sussurrare”. Le è costata più fatica trovare il titolo che scrivere i 22 racconti presenti nella raccolta.



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