Cari zombetti miei... cosa vi ricorda questa frase?
Era un caldo venerdì estivo dell'anno 1989 quando venne inaugurata in seconda serata su Italia 1 la prima trasmissione televisiva interamente dedicata al cinema horror. Conduttore d'eccezione era il grande e mitico Zio Tibia che, per gli adulti e genitori di allora era solamente un pupazzo parlante, pure bruttino, mentre per noi ragazzini e adolescenti era un vecchio dal viso scheletrico che con macabre battute introduceva ogni venerdì notte un nuovo film dell'orrore. E' inutile aggiungere che per noi, giovani maniaci dell'horror, era un vero godimento, un sogno!
All'interno del suo pittoresco "ufficio" che altro non era che una sorta di cripta con teschi, candele e casse da morto, Zio Tibia non era solo. Accanto a lui c'erano Golem, un'inquietante creatura domestica dalla risata stridente e Astragalo, uno strano individuo bianco come un cadavere e perennemente immobile, costui fece la sua comparsa
solo nella seconda e ultima edizione dello show.
Zio Tibia oltre a scandire gli stacchi pubblicitari dei film con il mitico Bubu... pubblicità... ah, ah, ah, ah... proponeva alcune gag davvero fantastiche tra cui il Festivalbara, La rotonda di bare, Chi l'ha visto c'è rimasto e il sondaggio Rigor mortis, ossia la classifica delle morti più atroci e assurde, in coda con lo 0,3% c'era sempre la morte per vecchiaia.
ANTOLOGIA ALIENA... LA TERRA È SOTTO ATTACCO!
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Il personaggio dello Zio Tibia è liberamente ispirato al fumetto americano Tales from the crypt che fu anche fonte di ispirazione di parecchi film tra i quali anche i Creepshow, dove i vari episodi della pellicola, tra l'altro montata come se fosse un fumetto, erano intercalati da brevi sequenze animate in cui compariva il vero Zio Tibia.
Nonostante lo show disponesse di un budget davvero basso il risultato finale non ne ha per nulla risentito anzi. La genuina simpatia di Zio Tibia ci ha fatto sognare e apprezzare un genere, quello horror, da sempre snobbato dai più.
Ma chi c'era dietro le quinte?
Il cast, come direbbe Zio Tibia, era ridotto all'osso.
Il primo da citare è ovviamente Fabrizio Casadio il quale, oltre ad essere stato il doppiatore di Zio Tibia e speaker ufficiale di Italia 1, ha prestato la propria voce a numerosi spot pubblicitari e documentari.Pino Pellino era il regista e ideatore del programma.
Dietro la maschera di Zio Tibia c'era Stefano Cananzi, Natalino De Filippis manovrava Golem e Astragalo era interpretato da Roberto Masnari. Tutta la scenografia era infine curata da Cristina Lai.
Festivalbara e Rigor mortis (8:09)
Zombetti (0:28)
Unico indizio la luna piena (0:41)
La sigla (0:41)
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