Il viaggio di una donna che cerca di riportare in vita il suo amato. Questa a prima vista l’avventura che andiamo a intraprendere. Nei panni di Senua, ci ritroviamo nelle acque limacciose del regno dei morti e ben presto faremo il nostro ingresso nelle terre degli dei.
Ma sarebbe riduttivo presentare la sfida di Senua con queste scarne parole; dove sarebbe il sacrificio!
Già dalle prime fasi di gioco giungono alle orecchie voci (molteplici) che ci accompagnano (guidano, incitano, scherniscono, sostengono, affossano) e i ricordi della giovane guerriera si mischiano tra reale e intangibile, rivelando una verità faticosamente tenuta a bada.
Grazie ad un attento studio condotto sulle malattie mentali e le caratteristiche che le tratteggiano, il team di sviluppo è riuscito a trasmettere il senso di straniamento dato dallo stato mentale della protagonista.
Accompagniamo la fragile e al contempo risoluta guerriera in un’avventura che è il disvelamento della sua storia personale e dell’amore profondo nato attraverso l’accettazione.
Gli intermezzi narrativi sono strazianti e si fanno ancor più emotivamente potenti più scaviamo nella mente di Senua. Imparando a conoscerla, comprenderemo meglio la sfida che è chiamata a sostenere e avremo anche il sentore che qualcosa di tremendamente sbagliato si sta consumando proprio sotto i nostri occhi partecipi.
La componente audio aiuta enormemente l’immersività, con suoni binaurali (obbligatorie le cuffie) che disorientano e accompagnano l’azione.
Graficamente abbiamo una cura di ambienti e atmosfere, rese con un certo realismo, che avvolgono il giocatore catturandolo nel mondo di gioco.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
Interessanti gli enigmi ambientali che spingono ancor più a guardarsi intorno, a cogliere sovrapposizioni e riflessi, anche se fortemente guidati ad una comoda soluzione.
Uniche pecche, a mio avviso, sono una percepibile ridondanza nei nemici (poco vari e ripetuti allo sfinimento) e “l’inganno della permadeath”; sono un giocatore men che medio e nella concitazione degli scontri soffro spesso di ansia da prestazione - ciò comporta una serie di tentativi per il successo sopra la media - e posso affermare con ragionevole certezza che non esiste un reale “game over” accumulando fallimenti.
A parte ciò, la narrazione su più livelli, il gameplay semplice ma coinvolgente, quanto le atmosfere avvolgenti, fanno di “Hellblade: Senua’s Sacrifice” un titolo must have per tutti i giocatori... in attesa del suo seguito annunciato.
Voto: 8
(Simone Gentile)
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