Ciao! Mi presento: io sono Rayne, la Signora delle Mosche. Benvenuti sulla mia
pagina! Sono così emozionata che ho scordato tutto quello che avrei voluto
dirvi... pazienza, improvviserò!
Innanzitutto voglio ringraziare, anzi no, voglio (metaforicamente) fare
una statua ad Alessandro, l’amministratore di Scheletri.com, per avermi
dato la possibilità di avere questo spazio per parlare con voi, e
soprattutto fargli pubblicamente i complimenti per il modo in cui
gestisce questo fantastico sito, che da quando è nato poco meno di dieci
anni fa ha fatto davvero dei passi da gigante.
Per quanto riguarda me, non c’è molto da dire: ho scoperto Scheletri.com
praticamente per caso ai suoi esordi; ho pubblicato qualche racconto, un
paio di recensioni di videogiochi, poi quando Alessandro si è messo in
cerca di una ragazza per gestire questa rubrica non ho perso tempo e mi
sono subito volenterosamente offerta.
14 ORRORI DA LEGGERE
È buio. Stai attento. Cosa c’è là dietro, l’hai visto anche tu? Ma dai, era solo un’adorabile vecchina. Eppure c’è qualcosa di tetro nel bagliore dei suoi occhi... Scopri Crepuscolaria, la nuova antologia di Eleonora Della Gatta: 14 racconti che si snodano tra horror classico, folklore, fantastico, piccole pillole di paura, da assumere rigorosamente a stomaco vuoto! Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 14 illustrazioni.
Così, questa è la storia di come sono arrivata qui oggi, ma ora parliamo
delle cose serie! La Signora delle Mosche nasce dall’idea di cercare di
unire (o per lo meno avvicinare) due mondi apparentemente contrapposti:
le donne, con la loro femminilità e dolcezza, e l’horror, con il sangue
e le interiora.
In poche parole, dovrà essere una lente per guardare il mondo del
macabro e del grottesco a 360°, attraverso gli occhi femminili.
E, di grazia, come sarà mai possibile codesta meraviglia? Beh, a dire il
vero di preciso ancora non lo so, certo è che sarà un’avventura, in cui
mi piacerebbe che mi accompagnaste.
A questo proposito, inizio subito con un quesito: che cos’è, per voi,
l’horror?
Qualche giorno fa parlavo di cinema con un amico, che mi ha domandato:
“Ma che gusto ci provi, ad andare a vedere un film che ti terrorizza?”
Io ho aperto la bocca, pronta a rispondere esaurientemente a questa
domanda, ma improvvisamente mi sono resa conto che la risposta, in
effetti, non la conosco.
Voglio dire, è un po’ come se qualcuno vi chiedesse: “Perché ti piace il
colore blu?”; sai che è così, ma non sai bene il perché.
Quindi, ora mi rivolgo a voi, donzelle (e non) che mi state leggendo:
che cos’è che ci fa amare l’horror, in tutte le sue forme, non solo
quella cinematografica ma anche letteraria o perché no, di cronaca nera?
Qual è lo scopo di sobbalzare sulla poltrona, di stringere i braccioli
mentre con gli occhi incollati allo schermo seguiamo la pellicola?
Oppure, l’horror è davvero solo quello della tensione che ci attanaglia
lo stomaco, o è tutto intorno a noi, nella TV spazzatura, nei modelli
che la società ci propone, nella società stessa?
Io non sono sicura che il confine sia così netto, e voi?
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