Jessica Lange, la regina di American Horror Story

Jessica Lange è un mito. Me ne sono resa conto subito dopo aver finito di guardare l’ultima puntata della quarta stagione di American Horror Story, Freak Show, trasmessa da poco anche in Italia.
Come molti di voi sapranno, quest’anno ci troviamo nel 1952 a Jupiter, una cittadina della provincia americana benpensante, in compagnia di un gruppo di “fenomeni da baraccone” guidati dalla misteriosa Elsa Mars. La metafora alla base degli eventi è più che esplicita: i “freaks” sono l’immagine delle vecchie glorie hollywoodiane, le cui carriere sono sfiorite con il passare degli anni, e la cui unica e ultima possibilità di godere di nuovo delle luci della ribalta lungo il viale del tramonto è la televisione. Questo discorso è vero in particolare per le donne, che passata una certa età, incontrano sempre più difficoltà ad essere scritturate per parti importanti. Ma non è questo il caso di Jessica Lange.

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A 65 anni, riesce ad essere pericolosamente seducente senza cadere nel ridicolo o nel volgare, come dimostrano le sue interpretazioni magistrali in tutte le stagioni di American Horror Story. Le sue alter ego hanno accenti e storie diverse, ma condividono gli stessi timori: la paura di invecchiare, in primis, la sete di potere e la solitudine. Per quanto violente o surreali siano alcune situazioni, il fil rouge che aiuta lo spettatore a rimanere con i piedi per terra è proprio la signora Lange, grazie alla sua capacità di instillare verosimiglianza e pathos in tutte le sue incarnazioni. L’attrice infatti ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui due Oscar (uno per Tootsie nel 1982 e uno per Blue Sky nel 1994), oltre che tre Emmys, due dei quali per la prima e la seconda stagione proprio di American Horror Story.

 

Come anticipavo, Jessica Lange interpreta la cantante tedesca a capo del suo “Fräulein Elsa’s Cabinet of Curiosities”, a cui (attenzione, spoiler!) sono state amputate le gambe durante uno snuff movie. Anche Elsa quindi, nonostante cerchi di tenerlo nascosto in tutti i modi, è un “freak” esattamente come quelli che popolano il suo circo, e con i quali ha un atteggiamento ambivalente a cavallo tra la violenza e l’estrema tenerezza. Le ambizioni della performer teutonica sembrano assurde e destinate a non compiersi, fino a quando non troverà il suo habitat naturale proprio nel mondo televisivo. E questo Freak Show è un tripudio splatter e retrò ispirato al film del 1932 di Tod Browning, Freaks, e che offre a tutti gli appassionati di cultura americana e di B movies una serie infinita di spunti. Per non parlare della selezione musicale che spazia dagli anni ’30 ai Nirvana passando per David Bowie e Fiona Apple. Curioso ma magnifico. E il fiore all’occhiello di questa meravigliosa messinscena è Elsa.
Sembra quasi che Ryan Murphy e Brad Falchuk, i creatori della serie, abbiano deciso di spremere fino all’ultima goccia il talento di Jessica Lange, sapendo che (purtroppo) questa sarà la sua ultima stagione di American Horror Story. Per la prossima, è stata annunciata la presenza di Lady Gaga nel cast, staremo a vedere come se la caverà. Anche se spero che la nostra Jessica torni sui suoi passi e ci regali un’altra delle sue donne di altri tempi (Chiara Borloni)



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