Un saluto a tutte voi, lettrici della Signora delle Mosche (e anche a voi
lettori, perché no?)! Oggi
vorrei parlarvi di un argomento che, volenti o nolenti, è decisamente
femminile: la cucina. Diciamocelo, che ci piaccia o no la cucina è
ancora il regno indiscusso di noi donzelle; personalmente amo moltissimo
stare ai fornelli, quindi sono rimasta piacevolmente sorpresa quando una
mia amica mi ha parlato del libro di cui io, a mia volta, parlerò a voi
(grazie Laura!).
Il titolo del libro in questione è “Hellbent for Cooking - The heavy
metal cookbook”, della canadese Annick “Morbid Chef” Giroux;
credo che il titolo possa essere tradotto più o meno come “Deciso a
cucinare - Il libro di ricette heavy metal”, il che potrebbe non
ispirare moltissimo l’ignaro acquirente in libreria, ma che in realtà è
davvero interessante.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
La giovane Annick, appassionata di musica metal e di cucina, ha
pensato bene di unire le due cose, creando questo libro di 101 ricette
raccolte tra i membri di band heavy metal di 32 paesi diversi, e
contribuendo anche a sfatare il mito del metallaro che si sfama solo di
pizza e patatine in quanto totalmente incapace ai fornelli.
La particolarità di queste ricette, oltre alla provenienza, sta nei nomi
bizzarri che alcuni degli “chef” hanno deciso di dare loro: ad esempio Chris Reifert degli Autopsy ci presenta le sue “Mummified
Jalapenho Bacon Bombs”, e Dave Hewson degli Slaughter le “Incinerator Chicken Wings”... vi ispirano?
Non
mancano i grandi nomi, come Scott Ian degli Anthrax, che
prepara i suoi involtini di cavolo, e poi Thin Lizzy, Judas
Priest, Dimmu Borgir, e molti altri, tra cui anche gli
italiani Death SS.
Insomma, un libro simpatico ma a suo modo serio, che purtroppo non è
disponibile in Italia ma che può essere ordinato (in inglese!) dal sito www.bazillionpoints.com al prezzo di 19,95 $; sempre sullo stesso
sito trovate anche l’elenco completo delle band che hanno contribuito.
E voi come ve la cavate ai fornelli? Avete qualche ricetta macabra da
condividere?
Un saluto e alla prossima dalla vostra Rayne!
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