300 Parole 2025: scadenza 31 ottobre

Metallare ai fornelli

Un saluto a tutte voi, lettrici della Signora delle Mosche (e anche a voi lettori, perché no?)! Oggi vorrei parlarvi di un argomento che, volenti o nolenti, è decisamente femminile: la cucina. Diciamocelo, che ci piaccia o no la cucina è ancora il regno indiscusso di noi donzelle; personalmente amo moltissimo stare ai fornelli, quindi sono rimasta piacevolmente sorpresa quando una mia amica mi ha parlato del libro di cui io, a mia volta, parlerò a voi (grazie Laura!).
Il titolo del libro in questione è “Hellbent for Cooking - The heavy metal cookbook”, della canadese Annick “Morbid Chef” Giroux; credo che il titolo possa essere tradotto più o meno come “Deciso a cucinare - Il libro di ricette heavy metal”, il che potrebbe non ispirare moltissimo l’ignaro acquirente in libreria, ma che in realtà è davvero interessante.

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INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN

Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.

La giovane Annick, appassionata di musica metal e di cucina, ha pensato bene di unire le due cose, creando questo libro di 101 ricette raccolte tra i membri di band heavy metal di 32 paesi diversi, e contribuendo anche a sfatare il mito del metallaro che si sfama solo di pizza e patatine in quanto totalmente incapace ai fornelli.
La particolarità di queste ricette, oltre alla provenienza, sta nei nomi bizzarri che alcuni degli “chef” hanno deciso di dare loro: ad esempio Chris Reifert degli Autopsy ci presenta le sue “Mummified Jalapenho Bacon Bombs”, e Dave Hewson degli Slaughter le “Incinerator Chicken Wings”... vi ispirano?

 

Non mancano i grandi nomi, come Scott Ian degli Anthrax, che prepara i suoi involtini di cavolo, e poi Thin Lizzy, Judas Priest, Dimmu Borgir, e molti altri, tra cui anche gli italiani Death SS.
Insomma, un libro simpatico ma a suo modo serio, che purtroppo non è disponibile in Italia ma che può essere ordinato (in inglese!) dal sito www.bazillionpoints.com al prezzo di 19,95 $; sempre sullo stesso sito trovate anche l’elenco completo delle band che hanno contribuito.
E voi come ve la cavate ai fornelli? Avete qualche ricetta macabra da condividere?
Un saluto e alla prossima dalla vostra Rayne!



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