The Walking Dead: la seconda stagione sara' anche l'ultima?

Fino a pochi giorni fa, a partire dalla presentazione della seconda stagione di The Walking Dead alla convention di San Diego, in molti avevano la sensazione che la fortunata miniserie tratta dal noto fumetto potesse avere davanti un futuro radioso, nonostante la defezione di Frank Darabont. Il parere più o meno sulla sua prima stagione è "ottimo inizio, pessima conclusione" ed è naturale che si guardi al secondo anno di vita come l'occasione migliore per correggere alcuni sbandamenti di troppo. Purtroppo con il passare dei giorni il quadro si è complicato fino a lasciare pochi dubbi: Darabont non ha lasciato la serie, come era stato precedentemente affermato, per alcuni suoi disagi nel gestire il ritmo televisivo, bensì è stato licenziato da uno dei principali exec della AMC, Joel Stillerman.

 

Stillerman è convinto, secondo alcune fonti anonime citate da The Hollywood Reporter, di essere la reale mente dietro il successo della prima stagione e ha pensato bene di poter fare a meno di Darabont, rimpiazzandolo con il modesto Glen Mazzara.

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La serie perde quindi non tanto e non solo uno dei suoi registi migliori (il pilot del primo anno è da molti indicato come l'episodio più notevole di tutti) quanto lo scrittore e organizzatore del tutto, una mossa che rischia di assestare un colpo micidiale a un prodotto che aveva bisogno di ben altri interventi strutturali.

 

Il cast e il resto degli sceneggiatori e registi mantiene ovviamente un silenzio spaventato intorno all'intera faccenda in quanto, trattandosi di una serie di zombi ricca di morti e colpi di scena, è piuttosto facile sparire da un episodio all'altro, specie se non si incontrano i favori degli exec. Voci di corridoio affermano però che la frase più ricorrente sul set sia: "Come faremo senza Darabont?"

 

La sensazione fra alcuni opinionisti e fan statunitensi è che The Walking Dead farà enorme fatica a trovare l'equilibrio necessario, vuoi per la perdita di Darabont vuoi per lo strapotere dei produttori che di scrittura se ne intendono ben poco e vuoi ancora per la sempre agguerrita concorrenza che per questo autunno-inverno prevede, oltre ai tanti titoli già affermati, il promettentissimo American Horror Story dei creatori di Nip/Tuck (Elvezio Sciallis)

Elvezio Sciallis: Non vi deve interessare chi sono. Leggete quanto scrivo e discutete di quello: chi sono non è importante, sono solo (cambia una consonante) una persona qualunque, appassionata di cinema e letteratura, specie quel cinema e quella letteratura che giocano e dialogano con il Perturbante. Ho all'attivo alcune pubblicazioni in antologie collettive e personali. Ho collaborato con diverse riviste cartacee e online. Traduco dall'inglese all'italiano videogiochi e testi per alcune società estere.



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