Shavasana

L’ultima ora dell’anno era tutta per loro.
Terminate le lezioni salutavano i corsisti e si chiudevano a chiave nella sala di yoga. Dopo una stagione intensa, gli istruttori potevano finalmente concedersi un’ora di meditazione indisturbati.
Un cerchio di tappeti, luci soffuse, tutti distesi a occhi chiusi, per un po’ vocalizzavano il mantra Om. Poi calava il silenzio.

A quel punto i loro corpi iniziavano prima a scurirsi, poi a gonfiarsi, a suppurare ed esondare, abbandonando la terra nella posizione del cadavere. Shavasana.
Un’ora dopo le loro nuove versioni entravano, accendevano la luce, aprivano le finestre, li chiudevano nei sacchi e li trascinavano via.
Nessuno guardava negli occhi nessuno.

Daniele Treu



CONSIGLI DI LETTURA

» Archivio notizie

RUBRICHE: audiolibri | concorsi | ebook | editori | film | fumetti | libri | notizie | racconti | segnalibri | videogiochi