300 Parole 2025: scadenza 31 ottobre

Il battesimo

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2022 - edizione 21

Lorenzo ne era certo. La zia Terenzia era cattiva. Anche l’odore non era buono, sapeva di cose vecchie e sudore; quando lo afferrava doveva resistere e trattenere il respiro. Il contatto delle dita ossute, poi, era così freddo da far pensare a qualcosa di umido e morente.
Ma quella mattina il gelo era stato più acuto che mai.
La vecchia lo aveva afferrato con una forza, spingendolo nella vasca ricolma di acqua ghiacciata. Dal suo ovattato oblio, Lorenzo l’aveva sentita pronunciare una sorta di litania. Lo aveva trattenuto finché piccole bollicine, fuoriuscite dalle narici, non erano iniziate a risalire in superficie, e allora finalmente lo aveva lasciato respirare.
Un rumore lo riportò al presente, per un istante pensò fosse Nerone, poi si ricordò che il gatto dal folto pelo non c’era più.

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INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN

Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.

*
Ore prima
Aveva preso il gatto e lo aveva chiuso in un sacco di juta. Lo aveva cosparso di benzina e aveva appiccato il fuoco; la palla rovente si era mossa impazzita, lasciando dietro di sé una scia nera e oleosa. Poi si era spenta, lasciando al suo posto solo un fagotto consumato.
È cattivo, malvagio fino al midollo.
Terenzia affacciata alla finestra della cucina, si era toccata la fronte, il petto scarno e le spalle ricurve, facendosi il segno della croce con la mano tremante.
Suo nipote aveva qualcosa che non andava, se lo sentiva nelle ossa e nel cuore.
Salì piano le scale, le ginocchia le dolevano un poco. Fece scorrere l’acqua fredda finché la vasca non ne fu ricolma. Sul fondo le screpolature della maiolica sembravano tanti ciottoli di fiume.
Sulle labbra sottili le affiorarono parole sommesse.
... difendici in questa ardente battaglia da tutte le potenze delle tenebre.
Ne era certa. L’acqua del battesimo non era stata benedetta a dovere.

Miriam Palombi



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