Aprì gli occhi lentamente, maledicendo gli strali della luce artificiale che gli trafiggevano le pupille. L'avevano chiamato, era arrivato in quel luogo dimenticato da Dio, poi c'era stata qualche difficoltà con l'accettazione e nell'attesa la fatica e la lunghezza del viaggio avevano vinto sulle sue energie.
Si alzò e si guardò intorno, la saletta d'attesa era vuota a quell'ora della notte; comparve nella luce della porta che conduceva alla corsia, scrutando la postazione dell'infermiera. Non c'era nessuno. Sbuffò dal naso, poi con passo sordo e pesante si diresse verso la camera del suo vecchio, che era all'ultimo giro di lancette.
Entrando, notò che era sul letto, da solo. Guardò la porta del bagno socchiusa e pensò che la vecchia fosse lì, come prima, quando l'aveva chiamato in lacrime, con la disperazione di chi non avesse più altri a cui rivolgersi. Non erano in buoni rapporti, loro due, ma il vecchio invece si meritava di vederlo.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
Col tono basso e la voce un po' roca, come chi si è appena destato, gli sussurrò qualche parola all'orecchio e dal lato del letto pronunciò le sue preghiere; non avrebbe mai voluto sentirsi dire che non aveva fatto di tutto per l'anima del suo vecchio, anziano e sofferente.
Infine, lo toccò sulla spalla. Quel contatto gli riportò alla mente piacevoli ricordi del passato, fino al motivo principale per cui il vecchio sarebbe rimasto per sempre con lui. Sorrise, ma contemporaneamente inorridì: la truce violenza di tanti anni prima in quel ricordo era sublime, ma il corpicino roseo ed innocente della bambina emanava una luce aberrante, pressoché angelica.
Il vecchio spirò e Baphomet ne afferrò saldamente l'anima con la mano, stringendola a sé per il viaggio verso l'Inferno.
Nato a Narni (Tr) nel 1977, sin da molto giovane si appassiona alla musica, alla scrittura e a varie attività ludiche, quali giochi di ruolo, da tavolo e di miniature, iniziando a collezionarli. Ad oggi le collezioni invadono la sua abitazione come le entità più strane fanno col suo spazio onirico.
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