Storia horror

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2021 - edizione 20

James li sentiva oltre i muri della casa, nell'oscurità periferica dove i lampioni della cittadina lontana parevano lumicini remoti. «Dolcetto o scherzetto?» continuavano a dire, con voci spente, atone. Malgrado si fosse barricato in casa, temeva che prima o poi sarebbero riusciti a entrare. Ma cosa volevano? Di certo non caramelle. Li sentiva grattare sulle imposte, sulla porta principale, su quella posteriore.
Prima che prendesse a correre, quando li aveva visti avvicinarsi tra gli alberi del sentiero, ne aveva contati una quindicina. Erano piccoli, coi volti bianchi, occhiaie nere, indossavano vestiti sporchi e stracciati. All'inizio aveva pensato di complimentarsi coi ragazzini, perché la messa in scena era di sicuro impatto: la sera di Halloween, l'oscurità della campagna, il loro lento avanzare in silenzio, spettrale. Erano passati però solo pochi secondi prima di capire che qualcosa non andava; la puzza avanzava col gruppo di piccoli.
Poi aveva preso a correre verso casa, che distava mezzo chilometro. Li aveva distanziati di un buon tratto e aveva avuto il tempo per chiudere finestre e porte. La speranza che si fosse sbagliato durò solo il tempo che il lento gruppo arrivasse. Poi cominciarono a dire quella frase: «Dolcetto o scherzetto?». La ripetevano ancora, ma James dubitava che sarebbero bastate due caramelle a mandarli via.
Nelle loro voci, c'era qualcosa di familiare...

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L'assedio durò un'ora. Quando sventrarono una finestra e si riversarono dentro, James aveva già capito. Le voci familiari, il fatto che fossero apparsi dal bosco in cui li aveva sepolti. Il "serial killer di Halloween", lo chiamavano sui giornali. Per anni ne aveva fatti sparire, nella ricorrenza mortale. Era riuscito a farla franca. Ma non era sfuggito alle sue vittime, che ora, chissà come, erano ritornate in massa.
«Dolcetto o scherzetto?»
«Ok» disse. «Dolcetto.»
I piccoli zombie lo divorarono subito, risparmiandogli eccessiva sofferenza.

Matteo Ciccone



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