Un patto inatteso

Timothy stava correndo veloce, il respiro affannoso non gli sembrava nemmeno il suo, ansimava e si girava indietro in maniera spasmodica. Qualcosa lo aveva quasi raggiunto, il panino al prosciutto che aveva divorato un attimo prima gli era rimasto in gola. Girato l’angolo vomitò tutto. Poi ricominciò a correre, sudava freddo e cacciò un urlo disperato, ma la cosa lo prese afferrandogli le caviglie. Poi non vide più niente, solo il buio totale.
Luigi quella sera stava correndo a perdifiato, aveva il fiatone e sudava freddo, si diresse in garage e si fiondò sul retro della punto Abarht . Si rannicchiò sui sedili posteriori ma qualcosa lo trascinò via tirandolo.
Michele stava dormendo quando una mano scheletrica lo afferrò per il polso. Lui si svegliò di soprassalto e si mise a urlare. L’essere lo strinse con forza piegandogli la mano e facendogli molto male. Poi gli fu addosso e gli mise una mano sulla bocca ricacciandogli un urlo in gola. Dopo di ché ci fu solo l’oblio e un silenzio di tomba…

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Agnese soffre di tricofobia, la paura irrazionale di capelli e peli. La sua vita viene sconvolta da una serie di avvenimenti, disgustosi e macabri, che la conducono in un vortice di paranoia e delirio. Scopri Tricofobia, l'innovativo horror scritto da Ramsis D. Bentivoglio. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 25 illustrazioni.

I cadaveri dei tre ragazzini furono ritrovati il mattino seguente da un vicino di casa del trio. Erano per la verità rimasti solo i loro resti dei ragazzini che abitavano nello stesso quartiere nel centro di Aosta. I carabinieri dopo aver fatto le indagini del caso, scoprirono che l’unico indizio che accomunava i tre amici era il fatto che avevano letto lo stesso libro la sera prima di morire. Si trattava di un libro sulla storia dei pirati.
Ecco la vicenda che i tre lessero. Vi erano una volta tre capitani pirati che si odiavano e volevano essere i dominatori incontrastati dei sette mari. Ognuno dei tre aveva un pappagallo sulla schiena, Robert aveva un pennuto d’oro, Patrich uno volatile di acciaio e Claudio uno di diamante. Essi avevano fatto tutti quanti un patto con il demone della morte chiedendo la gloria e la vita eterna come pirati. La Morte in cambio voleva il sacrificio di tutti possedendo la loro anima racchiusa ognuna nel proprio pappagallo. Ma il demone gli ingannò e fece un contro patto con Lucifero per cui se fosse scorso il sangue di persone innocenti il dominio sui sette mari e sui tesori a loro annessi sarebbe stato suo. La Morte uccise i tre ragazzini che avevano letto il libro. Si trattava in fatti di un testo magico il quale era stato creato e forgiato nel fuoco dal Diavolo stesso, per impossessarsi di carne fresca di cui poi cibarsi insieme al demone, e così fu.

Gabriele Bramato



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