X agosto

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2019 - edizione 18

Il tubo della doccia era stato strappato dal muro. Di sicuro c'entravano quei bisonti dei suoi fratelli.
Niente panico. Poteva sempre farsi un bagno, no?
Guardò la vasca: l'unico ad averla usata era stato suo padre; una sola volta, appena si erano trasferiti lì, e poi se n'era andato, senza lasciare un biglietto, senza spiegazioni, abbandonando moglie e figli. Sulla mensola c'era ancora il bagnoschiuma che aveva usato quella sera: Giovanni ne versò un po' e attese che la vasca si riempisse.
Scivolò poi in un mare di schiuma profumata; i suoi muscoli a poco a poco si rilassarono. Chiuse gli occhi, e la sua mente volò a Sara. Quella notte, al lago per ammirare le stelle cadenti, le avrebbe chiesto di sposarlo. Lui non l'avrebbe mai lasciata. Mai.

Pubblicità

14 ORRORI DA LEGGERE
È buio. Stai attento. Cosa c’è là dietro, l’hai visto anche tu? Ma dai, era solo un’adorabile vecchina. Eppure c’è qualcosa di tetro nel bagliore dei suoi occhi... Scopri Crepuscolaria, la nuova antologia di Eleonora Della Gatta: 14 racconti che si snodano tra horror classico, folklore, fantastico, piccole pillole di paura, da assumere rigorosamente a stomaco vuoto! Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 14 illustrazioni.

Si risvegliò rabbrividendo. L'acqua era fredda. Dalla finestra aperta poté scorgere il cielo già buio. Sara. Le stelle.
Girò la manopola dello scarico e fece per alzarsi, ma qualcosa gli afferrò la caviglia. Ricadde nella vasca spandendo acqua ovunque. Migliaia di denti aguzzi straziarono le sue carni, mentre braccia poltigliose affioravano in superficie e gli si avvinghiavano ai fianchi, al torace, serrandolo con tanta forza che non riuscì nemmeno a urlare. Annaspando cercò un appiglio, ma le sue mani bagnate scivolavano sui bordi di ceramica, e quella cosa che lo aveva ormai preso, e che si era presa suo padre prima di lui, lo tirava giù, sempre più giù, verso un nero gorgo, verso un vortice che lo voleva, che lo bramava, che pareva ansimare di desiderio.
Si dibatté ancora una volta, incredulo, poi cominciò a cedere, così come aveva ceduto suo padre.
Una stella cadente fu l'ultima immagine che i suoi occhi registrarono. Allora espresse un estremo, disperato desiderio, ma quella cosa lo risucchiò nello scarico prima che potesse avverarsi.

Elisabetta Tozzo



CONSIGLI DI LETTURA

» Archivio notizie

RUBRICHE: arte | Audiolibri | Concorsi | Dracula | ebook | editori | Film | Film gratis | Fumetti | Guida alla scrittura | Halloween | Interviste | Isola di Scheletri | Letters from R'lyeh | libri | Necrolexicon | Notizie | partner | Pennywise | Racconti | Scream Queen | Segnalibri | Signora delle Mosche | Teschio d'oro | TV Horror | Videogiochi | Zio Tibia