Leggende, licantropi e relazioni tabù

Total vampirism

Di solito i famigli per noi vampiri sono gatti, corvi o pipistrelli, ma io sono diverso, ci tengo al tratto distintivo, il mio è uno swinford bandog di novanta chili, bavoso, beone e anche un po’ pigro. Mi precedeva nel vicolo sul retro della casa che tenevo d’occhio da giorni. Pioveva a dirotto, lampi blu, tuoni dispotici, scrosci d’acqua che grondavano dai tetti gotici direttamente sul mio lungo cappotto di pelle nera e tutte quelle cazzate che voi appassionati del genere tanto adorate. Gore, il mio cagnone, mi precedeva di un paio di metri, i suoi occhi e i miei in sincronia perfetta, tutto quello che lui vedeva lo vedevo io e viceversa. Mi arrampicai attraverso le finestre del palazzo ed entrai in casa, sapevo che quella era la camera dove si trovava la culla del neonato, dormiva beatamente nonostante avessi sfondato il vetro della sua finestra e adesso nella stanza penetravano i sibili funesti del tetro temporale, acqua gelida e vento ululante che di solito accompagna un vampiro nottetempo nella stanza di un bambino. Molti di voi staranno già protestando sull’inverosimile natura del mio racconto, lamentandosi del fatto che nessuno mi aveva invitato in quella stanza e che quindi non avrei potuto entrarvi scassinando una finestra come un comune intruso furtivo e carico di malevole intenzioni, e io vi dico ancora cazzate! Si avete la testa piena di stronzate, dovete dimenticare i tristi, effeminati luoghi comuni cui siete abituati. Ma secondo voi chi cazzo lo invitava dentro casa Nosferatu? Non aveva certo l’aria di uno che si invita a prendere un caffè e due pasticcini. Il vampirismo è una cosa seria, non riguarda pallidi cicisbei imbellettati, i vampiri hanno i peli sulle mani e nella schiena, sono feroci, rapaci predatori, e non hanno bisogno di nessun invito.

Afferrai il neonato e prima ancora che potesse emettere un suono me ne nutrii suggendo ogni goccia della sua dolce linfa, rinsecchii quelle dolci carni spolpandole avidamente. Il morticino pallido ormai pendeva inerte dalle mie mani, non vi era nulla di tenero ormai in quella creatura innocente, niente di bello o Pucci Pucci, solo puzza di morte nello squallore del nutrimento di una bestia che divora un cucciolo indifeso. Mi diressi poi verso la camera da letto, spaccai la testa al marito senza nutrirmene con un unico pugno sulla fronte, era semi cosciente, lo volevo così perché sentisse ciò che avrei fatto alla sua donna. La vacca dormiva pingue col culo all’aria, la penetrai col mio arnese velenoso ricoperto da tetre mucose cimiteriali, la fottei a pecora mentre urlava frasi sconnesse, espulsi dentro di lei il mio seme di morte, lei triplicò le sue urla, come se le avessi schizzato dentro dell’ acido muriatico, poi la sgozzai da dietro, aprendo un abisso scarlatto nella sua gola mediante la crudeltà dei miei cinque artigli. Fu un bagno di sangue, letteralmente, che imbrattò sia il suo uomo che le lenzuola fino ad impregnare il materasso. Mi crogiolai tutto nudo tra i resti di lei rotolandomi nel liquido rosso come un maiale nel fango. Poi quando mi accorsi che anche l’uomo era cadavere, feci una doccia e lasciai la casa, nel plumbeo crepuscolare di un’alba imminente, ove la città addormentata iniziava a destarsi.”

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LICANTROPI PIEMONTESI

Tra leggende antiche e segreti di famiglia, un viaggio nelle oscure foreste della Val Chisone cambierà ogni cosa. Alessia decide di rifugiarsi nella villa di famiglia per lasciarsi alle spalle un passato ingombrante e una relazione tossica. Ma le montagne piemontesi nascondono più dei ricordi della sua infanzia: antichi miti, genocidi dimenticati, ombre di lupi e sussurri di un'oscura maledizione emergono tra i boschi. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.

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FANTASMI IN PIEMONTE

Sulle rive del Tanaro, ad Alessandria, il presente si intreccia con un passato di leggende fluviali e tragedie mai dimenticate. Un corpo viene ritrovato in circostanze impossibili, risvegliando antiche paure e sussurri di fantasmi che infestano il cuore della città? Il nuovo horror del maestro Danilo Arona. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.

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ANTOLOGIA ALIENA... LA TERRA È SOTTO ATTACCO!

Per secoli, l’umanità ha scrutato il cielo in cerca di risposte, domandandosi se siamo davvero soli nell’universo. “Alieni cattivi” esplora proprio questa dimensione: 20 racconti che ridanno vita a quel timore primordiale, portandolo nel cuore della nostra quotidianità. Ogni storia è un viaggio in un incubo diverso, dove l'invasore non arriva sempre dallo spazio profondo, ma si annida anche tra le pieghe della realtà che conosciamo. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 20 illustrazioni.

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IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI

E' disponibile il grande saggio illustrato dedicato a "Il Ritorno dei Morti dei Viventi", film cult di Dan O'Bannon del 1985. Oltre 170 pagine di curiosità e aneddoti che soddisferanno anche i fan più esigenti. Compra subito!

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L'ECO DEGLI ZOMBIE...

In “L'eco dei morti”, l’apocalisse zombie non è soltanto un pretesto narrativo, ma uno specchio implacabile delle storture del mondo in cui viviamo. È un viaggio attraverso le macerie della civiltà, dove i sopravvissuti italiani, vent'anni dopo il disastro, cercano disperatamente di ricostruire un ordine sociale. Ma hanno davvero imparato qualcosa dai fallimenti del passato? Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.

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CHI HA PAURA DEI CAPELLI?

Agnese soffre di tricofobia, la paura irrazionale di capelli e peli. La sua vita viene sconvolta da una serie di avvenimenti, disgustosi e macabri, che la conducono in un vortice di paranoia e delirio. Scopri Tricofobia, l'innovativo horror scritto da Ramsis D. Bentivoglio. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 25 illustrazioni.

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PERVERSI... RITRATTI DI FAMIGLIA

Così scrive Paolo Di Orazio nella prefazione: i personaggi di Laura Marinelli sono grondanti pulsioni, sono bestiali anche se innocenti coi loro appetiti e umori più impopolari. Dietro quale porta, in una casa come tante, si nasconde la follia? Ritratti di famiglia contiene due storie drammatiche di depravazione e disperazione arricchite da 20 illustrazioni esplicite senza censura. Disponibile in ebook e cartaceo. V.M 18 anni!

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HORROR MOVIES '70-'80

“Horror Movies '70-'80” è una fanfiction che omaggia i leggendari film horror anni '70 e '80. Gli autori di questa antologia illustrata hanno reinterpretato quei capolavori, qualcuno ha proseguito la storia originale, altri hanno raccontato cosa è successo prima mentre qualche ardito ha rimescolato completamente le carte. “Horror Movies ‘70-’80” è un viaggio nel tempo che vi farà rivivere quelle straordinarie atmosfere horror del passato. Disponibile in ebook e cartaceo

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HORROR PORNO ILLUSTRATO

Mia è una ragazza insicura che detesta il proprio aspetto fisico. Durante una serata con le amiche, una seduta spiritica fatta per gioco risveglia un’entità malefica che perseguita Mia obbligandola a perversi rapporti sessuali. Un porno horror esplicito e feroce, un incubo eccitante e malsano arricchito da 10 splendide illustrazioni, senza censura, di Alessandro Amoruso. Disponibile in ebook e cartaceo

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IL CANTO DI VETRO

Arizona. Un uomo si fa esplodere all'interno del centro di ricerca aerospaziale St. Lucy. Palermo. Nell'ambiente della criminalità serpeggia il misterioso “Canto di Vetro”: è il nome di una nuova droga o il folle messaggio cifrato dei terroristi? Un poliziotto dell'antiterrorismo indaga e scopre quanto è spaventosa la verità che collega questi due eventi. Il raffinato horror di Francesco Corigliano è disponibile in ebook e cartaceo illustrato

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14 ORRORI DA LEGGERE

È buio. Stai attento. Cosa c’è là dietro, l’hai visto anche tu? Ma dai, era solo un’adorabile vecchina. Eppure c’è qualcosa di tetro nel bagliore dei suoi occhi... Scopri Crepuscolaria, la nuova antologia di Eleonora Della Gatta: 14 racconti che si snodano tra horror classico, folklore, fantastico, piccole pillole di paura, da assumere rigorosamente a stomaco vuoto! Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 14 illustrazioni.

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OSCURE VARIANTI

Maniaco di remake e riscritture, Danilo Arona, autore di oltre 40 libri, smonta e reinterpreta 3 mostri sacri del fanta-horror: “La casa dalle finestre che ridono”, “Giro di vite” e “L'invasione degli ultracorpi”. Nasce così “Oscure varianti”, un imperdibile appuntamento con il Buio. Disponibile in ebook e cartaceo illustrato

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CHI HA PAURA DELLE STREGHE?

"Storie di Streghe" è un’antologia che vuole omaggiare la figura della Strega in tutte le sue sfaccettature, antiche e moderne. Tra leggende e folklore i 12 racconti che ne fanno parte sono i migliori tra quelli che hanno partecipato al Premio Scheletri 2022.
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GLI ZOMBI COME NON LI AVETE MAI VISTI...

Il mondo è completamente cambiato da quando è arrivato il freddo. Ma quella che scende dal cielo non è neve. I fiocchi bianchi hanno trasformato gran parte delle persone in “Prosciugati”: morti viventi avvizziti fino all’osso in perenne caccia di vivi da divorare. "Se fosse stata neve" è un horror innovativo, diverso, a suo modo ambientalista. Disponibile in ebook e cartaceo a 4.90 €!

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CHI ERA MAX SCHRECK?

Il 4 marzo 1922 fa usciva nelle sale Nosferatu, capolavoro del cinema muto diretto da Murnau. Ma chi era veramente Max Schreck, l'uomo che si celava sotto i panni del repellente e inquietante conte Orlok? Scoprilo nel saggio Max Schreck l'attore vampiro, un vaggio tra realtà e leggenda, mito e finzione creata ad arte. Disponibile in ebook e cartaceo illustrato a 5.90 €

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ORRORE IN MOLISE

Chi è Vezkeí? E' solo un dimenticato idolo sannita? Scritto da Miriam Palombi, apprezzata autrice di storie dell'orrore, Il Varco è un horror superbo che mescola alla perfezione folklore e storia, orrori antichi e moderni, il tutto ambientato in un'Italia misteriosa e poco conosciuta ma non meno spaventosa. Disponibile in ebook e cartaceo illustrato al super prezzo di 4.90 €

Stavo facendo questo racconto ai due ragazzi seduti al tavolo con me, conosciuti accidentalmente in quel dark club con consumazione obbligatoria, diciamo che quei due teenager erano la mia consumazione. Avevano naturalmente un aspetto Goth, lei col vestitino striminzito tutto tulle e il trucco pesante, soprattutto intorno agli occhi, segnati da una marcata matita bianca, non immaginava neanche che dal tavolo sentivo il pregnante olezzo della sua fica giovane, un odore aggressivo e sporco, animalesco, mi invadeva le narici di aromi carnali. Lui era un cicisbeo alla Lestat, biondino, capello riccio col codino, pallido, effeminato, camicia bianca e modi affettati, la puzza del suo pisellino rinsecchito, misto tra sapone da poco e orina, mi disgustava. Dissi ai due ragazzi di avere molta cocaina a casa mia e che dopo esserci fatti di brutto avrei potuto rendere anche loro dei vampiri come me. I coglioni intimamente ci credevano ma non volevano sembrare dei creduloni e l’esca della droga facile aveva finito per convincerli a venire nella mia tana.

Già nella mia auto, una bmw nera come la notte, sentivo l’acquolina in bocca percependo violentemente di non poter resistere a lungo, una goccia del mio seme malato e maledetto già colava dal glande gonfio, rosso e palpitante di desiderio, celato dai pantaloni di pelle grigio topo.

Era tutta colpa dell’ afrore fortissimo della fica di lei, adolescente piena di odori capaci di stordire un animale come me. Corsi perciò come un pazzo in automobile spaventandoli leggermente, ma ci stava, un vampiro, anche se ti invita a casa a tirare coca, è pur sempre un tipo pericoloso.

Godevo al pensiero del banchetto imminente, li feci entrare nel mio squallido appartamento al sesto piano di un palazzone popolare. Immagino si aspettassero una villa antica ricoperta d’edera o qualcosa del genere, quando furono all’interno percepii la loro paura, era chiaro che stessi mentendo, che non ero un vampiro ma un maniaco sparacazzate e avevano fatto un grave errore a seguirmi, lo sentivo dalle pulsazioni di quei due cuoricini.

Gore ci accolse scodinzolando, infilò il suo enorme nasone umidiccio sotto la gonna corta di lei e anche lui fu piacevolmente colpito dal pregnante olezzo della sua fica giovane, dovetti urlare per allontanarlo.

Feci cadere pesantemente sul tavolino del mio salotto un grosso sacchetto trasparente pieno zeppo di cocaina mista ad anfetamine.

“Divertitevi pure ragazzi miei!”

Si fiondarono sul bottino servendosi in abbondanza, stendevano piste enormi e avevano i nasi carichi, ridevano, si stavano fidando; la sostanza però aumentava i battiti del loro cuore, sentivo il sangue, il suo suono divino pompare impazzito, non potevo resistere oltre.

Sferrai un colpo alla vena aorta del ragazzo servendomi di un rasoio vecchio stile che porto sempre con me, il sangue zampillò come da una fontana scarlatta, ma io con velocità ferina, sono capace di non sprecare nemmeno una goccia in questi casi, mi avventai su di lui succhiando avidamente dalla ferita come fosse la vulva rossa della ragazza. Lo lasciai in vita però, cosciente, perché come raccontato prima nella mia storiella, che era vera, mi piace quando i maschietti inermi e impotenti vedono cosa faccio alle loro bamboline.

Sono il Nightstalker, il predatore indiscusso della metropoli e nessuno mi può fermare, non ho nemici naturali, sono in cima alla catena alimentare e questo mi ubriaca di potere.

Le strappai i vestiti di dosso, aveva seni piccoli e acerbi, gridava come un’arpia, ma avevo messo a tutto volume un vecchio disco dei Dissection.

Le legai le mani e la minacciai di sgozzarla, piangendo cessò di gridare, leccai le sue lacrime, un sapore sublime, mentre incombevo su di lei soffocandola, come immensa oscurità che inghiotte uno spiraglio di luce.

Il ventre piatto e giovane sussultante dal terrore, il volto impaurito, creatura fragile, inerme e tremante dinnanzi a me, il mio membro si drizzò come un palo a quella vista e forzandola a inginocchiarsi glielo ficcai dritto in gola come se volessi trafiggerla. La stuprai tutta la notte in tutti i modi, di fianco al suo fidanzatino semi cosciente e immobilizzato, erano entrambi pupazzi di carne tra i miei artigli.

Eiaculai abbondantemente, il mio seme acido le bruciò le membra e il volto sfigurandola.

Solo quando svenne mi nutrii anche di lei prendendomi il suo sangue e la sua vita.

Ragazzini che vogliono giocare con la morte, che vogliono ribellarsi e finiscono nella tana dello scorpione, mi fanno schifo.

Gore sbranò i loro resti, è un vero e proprio bidone, mangia di tutto, credo che abbia dato anche una scopatina al cadavere di lei, non lo so bene, perché sorgeva l’alba e io mi stravaccai nudo ed esausto, sporco di sangue e fluidi, il membro rilassato e sazio, sul mio divano sfasciato dall’ usura. Una cosa la so di certo però, mentre il mio mastino lo divorava, il cicisbeo era ancora vivo, con gli occhi spalancati dal terrore.

Davide Giannicolo



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