L'anno volge al termine e Multiplayer.it Edizioni saluta il 2012 in spirito apocalittico!
Sarà forse che il 21 dicembre si sta' avvicinando e diventare catastrofisti ci diverte o che le storie horror zombie ci appassionano, ma sulla scorta della prima uscita della trilogia di J.L. Bourne che ha avuto un gran successo tra i lettori, abbiamo deciso di promuovere attraverso i nostri canali social un DiarioZ 2.0, fatto di storie di sopravvissuti al’italiana.
Non siamo negli States, ma in Italia... Il diario non è già scritto, ma è in fase di scrittura e si plasmerà anche in base ai vostri contributi: si chiama DiarioZ_Italia e parte da Taranto, da luoghi terribilmente noti alla cronaca degli ultimi mesi, a causa della brutta faccenda dell'azienda Ilva.
Potrete seguire ogni giorno l'evolversi della storia, ogni giorno per 7 giorni scoprirete un racconto emozionato e disperato di un sopravvissuto all'outbreak zombie nel Belpaese.
Aspettando l'uscita di Diario di Un sopravvissuto agli Zombie #2 - Oltre L’esilio, di cui vi proponiamo la nuova copertina, potrete seguire le nostre storie e se vi va, commentare, dare suggerimenti, contribuire insomma se siete ispirati.
Su Facebook, se amate Faccia Libro, oppure se cinguettate su Twitter sono già disponibili i primi post.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
Ecco l’incipit:
DiarioZ_Italia #1 -Taranto(1)
Quando hanno chiuso l’altoforno numero uno abbiamo fatto festa. Dopo il secondo e il terzo abbiamo iniziato a sperare. La quarta torre si è spenta ed è stato meglio di un miracolo.
L’Ilva di Taranto, fabbrica del 93% della diossina del paese, stava per chiudere. Per sempre.
La città non sarebbe stata più la stessa. Beh, niente, in realtà, sarebbe stato più lo stesso.
Buona lettura e… Sbarrate porte e finestre, loro sono ovunque! (Manuela Paglia: 19 dicembre 2012)
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