Dal
14 febbraio 2013 ritorna finalmente in libreria, in formato pocket,
Il 18° vampiro, il romanzo culto di
Claudio Vergnani, edito da Gargoyle.
A Modena uno sgangherato gruppo di individui dai vissuti più diversi –
body builder, operai, profughi, presunti agronomi, attori porno, giocatori
di scacchi – viene assoldato da un’enigmatica donna, denominata “l’amica”,
per uccidere vampiri. Se di giorno la situazione è sotto controllo perché
i succhiasangue restano immobili, nascosti in ambienti degradati designati
a covi – case abbandonate, cisterne, chiuse di fiume, palazzi fatiscenti
–, di notte le orrende e feroci creature escono allo scoperto attaccando
soprattutto soggetti indifesi – vagabondi, immigrati, solitari. È allora
che bisogna vigilare e agire.
Tra sinistri sopralluoghi, massacranti turni di guardia, visite a
un’antica e misteriosa Rocca dove si compiono sconvolgenti rituali,
suggestive visioni tra le acque di Venezia, la squadra di moderni Van
Helsing fa la conoscenza di Grimjank, il 18° vampiro...
Pur raccontando una storia vampirica, il romanzo ha un impianto di forte e
ruvido realismo hardboiled: Vergnani parla di vampiri persuadendoci
efficacemente che questi potrebbero entrare davvero a far parte della
nostra quotidianità: l’elemento sovrannaturale, infatti, si combina senza
stridere con la routine di persone stravaganti ma comunque normali.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
Dunque, come sarebbe se i vampiri fossero intorno a noi, nel pieno
dell’attuale way of life tra telefoni cellulari, SMS, Internet? E come
potrebbero venire contrastati dalla gente comune, che ha bisogno di
dormire, mangiare, che ha il mal di testa, che talvolta alza un po’ il
gomito o si scopre depressa?
È sullo sfondo di una plausibilissima precarietà postmoderna che Vergnani
fa entrare in scena i suoi repellenti revenants: in un contesto già di per
sé ansiogeno, i vampiri diventano un ulteriore motivo di malessere ma non
l’unico né il più importante.
Più che i vampiri in sé, infatti, il romanzo di Vergnani racconta la loro
caccia da parte di alcuni scanzonati mercenari, disillusi ma non privi
di senso etico.
Tra frammenti di horror crudo e momenti di incisiva introspezione, Il 18°
vampiro è un intenso romanzo corale dove il valore rigenerante del gruppo
torna a essere protagonista oltre ogni tentazione individualista
(Gargoyle Editore: 6 dicembre 2012)
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