Per
gli appassionati del binomio vacanze-brividi, continua il road trip dei
luoghi più infestati dello stivale.
Stavolta visitiamo il Centro Italia.
Toscana, Poggibonsi (Siena): “Castello di Strozzavolpe”
Pare che nelle notti di luna piena si aggiri nei pressi del castello lo
spettro di una grossa volpe dalle strane fattezze. Leggenda vuole che il
duca Bonifazio uccise l’animale, strozzandolo con un laccio. Molti
cavalieri dell’epoca asserirono di aver visto la volpe sputare fuoco e
camminare su due zampe. Oggi alcuni ritengono possa essersi trattato
addirittura di un lupo mannaro.
Umbria, Monteleone (Spoleto): “Palazzo Congiunti”
Dalla storia ricca di eventi sanguinari, questo desolato paesino di
montagna ha la nomea di luogo più infestato dell’Umbria. Non solo dentro
le sua mura vennero trucidati molti ebrei le cui anime ancora vagano in
cerca di giustizia, ma nei pressi di Palazzo Congiunti la notte del 23
luglio, possono sentirsi levare nell’aria urla e lamenti da far
accapponare la pelle. Sembra appartengano a una bambina ingiustamente
trucidata più di un secolo fa. Come se non bastasse, tra le valli buie e
le strette stradine, è possibile incontrare un carro fantasma sul quale si
trovano uomini incappucciati dagli atteggiamenti aggressivi. Siete stati
avvisati...
14 ORRORI DA LEGGERE
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Marche, Urbania (Pesaro Urbino): “Il cimitero delle Mummie”
Visibile presso la Chiesa dei Morti, fondata nel 1380 dalle gotiche
sembianze, conserva al suo interno tale cimitero, noto per il curioso
fenomeno della mummificazione naturale, dovuta a una particolare muffa che
ha essiccato i cadaveri succhiandone gli umori. Sono 18 le mummie
presenti, ognuna con una propria storia: una donna deceduta di parto, un
ragazzo accoltellato, un uomo sepolto vivo e molte altre. Non resta che
“conoscerle” di persona.
Lazio, Roma: “Il museo degli orrori”
L’indirizzo è via dei Gracchi 260, vicino a Piazza Cola di Rienzo, pieno
centro. Nessun luogo infestato stavolta, ma una vera chicca per gli
appassionati dei film di Dario Argento. Il museo, inserito nell’elenco dei
musei artistici più importanti d’Italia, è interamente dedicato al maestro
italiano del brivido. Scendendo un’angusta scala a chiocciola ci si
ritrova in un’antica catacomba, piuttosto stretta e poco illuminata, ai
cui lati si aprono celle che ricostruiscono, al loro interno, alcune delle
scene più famose dei film del regista romano: Phenomena, Demoni, Opera e
molti altri. Il tutto accompagnato da sottofondi di urla e lamenti. Prezzo
del biglietto 3 euro.
Abruzzo, Lucoli (L’Aquila): “Gli zombie d’Abruzzo”
Che prima o poi la fine arrivi per tutti, questo è un dato certo e
ineluttabile. Ma se vi trovate dalle parti di Lucoli, tra Monte Munito e
Tornimparte, ecco... si torna in parte per l’appunto. A causa di una
maledizione scagliata dal diavolo in persona, molti abitanti del luogo
affermano che i loro defunti ritornino di nuovo a camminare sulla Terra.
Molto diversi rispetto a com’erano prima.
Per colpa di questi zombie nostrani però, molti boscaioli sembrano non
essere proprio più tornati. Nemmeno in parte
(Fonte Daltramontoallalba.it, Eleonora Della Gatta: 27 luglio 2011)
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