Viaggio nel cinema horror: 1930

E' questo il periodo in cui la nota Universal Pictures consacra sul grande schermo i film horror, rendendoli popolari. Il bianco e nero permane, ma finalmente irrompe il sonoro che dà una carica maggiormente aggressiva al genere. Una rapida carrellata ci mostra come il cinema continui a prendere in prestito i personaggi dai grandi romanzi: “Frankenstein” (1931) tratto dall’omonimo libro di Mary Shelley, “L’uomo invisibile” (1933), già novella del 1897 di H.G. Welles. E ancora “Dracula” (1931) che consacra Bela Lugosi come interprete horror più richiesto. Altra pietra miliare: “La mummia” del 1932, ispirato dall’apertura della tomba di Tutankhamon, avvenuta dieci anni prima. Siamo a Tebe. La mummia del sacerdote Imhotep, un grinzoso e aggressivo Boris Karloff, viene riportata in vita per colpa di tre archeologi negligenti. Ne sarà il remake ufficiale “La mummia” del 1999 con Brendan Fraser e Rachel Weisz.
Figli invece della Paramount e della Warner Bros, degni comunque di menzione, sono rispettivamente “Il dottor Jekyll” del 1931 e “La maschera di cera” del 1933. E l’horror continua... (Eleonora Della Gatta: 15 luglio 2011)

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