112 di Ocean Avenue.
Mai indirizzo fu più suggestivo.
Tutti gli appassionati di horror ricordano perfettamente l’immagine della
casa più infestata d’America.
Un’architettura inconfondibile quella della grossa villa in stile
coloniale olandese, costruita intorno agli anni venti. A partire dalle
finestre dell’ultimo piano, in legno bianco a forma di ventaglio, dalle
cui tendine occhieggiava inquietante la sagoma della piccola Jodie DeFeo,
vittima della strage compiuta da suo fratello Ronald.
Teatro poi delle tragiche vicende occorse alla nota famiglia Lutz, che
venne in seguito accusata di mistificazione a scopo pubblicitario.
Cosa realmente è accaduto al 112 di Ocean Avenue?
Quello che si sa con certezza è che, dal 1976 al 2009, la casa, dopo aver
subito varie modifiche, è passata in mano a differenti proprietari che non
vi hanno mai dimorato a lungo. Nel 2010 è stata rimessa in vendita per la
cifra di 1,15 milioni di dollari. A oggi risulta ancora invenduta
(Eleonora Della Gatta: 16 giugno 2011)
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
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