La tormenta

di Luigi Carrozzo - pagine 322 - euro 14,90 - Dark Zone

È una mattina d’inverno quando Milano viene travolta da una bufera di neve troppo improvvisa e violenta per essere naturale: in effetti, dopo poche ore, bestie fameliche simili a lupi con gli occhi di ghiaccio invadono la città attaccando chiunque si trovi all’aperto, e un gigantesco globo nero compare in cielo, come un malefico occhio di ciclone. Due donne, Ilde e Greta, madre e figlia, dovranno scoprire cosa si nasconde dietro questi fenomeni e minaccia la sopravvivenza stessa della città.

14 ORRORI DA LEGGERE
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Il romanzo racconta in modo molto efficace l’impatto della tormenta sulla città, costruendo scene dal sapore apocalittico. È facile immedesimarsi nei personaggi che all’improvviso si ritrovano a gestire una situazione per cui sono impreparati e che mette a rischio la loro sopravvivenza. Molto interessante anche la componente sovrannaturale, che aggiunge profondità soprattutto a Greta e Ilde e che aumenta il senso di terrore soverchiante che caratterizza tutta la vicenda. Lo stile è un po’ acerbo, c’è qualche aggettivo e avverbio di troppo, come si nota già dall’incipit, ma nel complesso il romanzo è buono, coinvolgente, con diverse trovate originali.
Voto: 7
[Sara Bondi]

Incipit
La neve e il male. La neve torna ciclicamente in questa città; non tutti gli anni, c’è da dire. Anzi, nonostante la pessima reputazione nel resto d’Italia – soprattutto a sud del Po – gli inverni milanesi in questo secolo sono stati miti, quasi caldi. Tuttavia, anche solo per un saluto fugace, la neve ciclicamente fa capolino. Alcune nevicate però sono rimaste leggendarie.

La tormenta

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