Sine lux

di Autori vari - pagine 191 - euro 17,00 - Eclissi Edizioni

Sine Lux, che tradotto dal latino significa "senza luce", è una vera e propria antologia horror di alto livello.
Vari autori, tra cui alcuni già recensiti in altre opere come Samuele Fabbrizzi e Andrea Moretti, contribuiscono a rendere questa opera ricca di terrore ed intrattenimento.
Attraverso Sine Lux ci imbatteremo in una versione femminile di Frankestein, un nerd psicopatico che compirà una strage per amore di una eroina virtuale, case infestate, un dottore pronto a credere nella vita dopo la morte ed a praticare sacrifici per riportare indietro i propri cari, demoni travestiti da donne affamate di sesso, e tanto altro ancora.
Un ottimo lavoro da parte di Eclissi Edizioni che, oltre a proporci una validissima selezione di racconti, ha curato anche l'estetica del libro proponendoci una versione molto originale con copertina e pagine Total Black e con scritte ed illustrazioni bianche.

INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN

Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.

Riportiamo l'elenco dei racconti:
La sposa - Venus Marion
Desdemona - Samuele Fabbrizzi
Sulla punta della lingua - Andrea Mungiello
SIlenzio - Simona Volpe
L'autopsia - Massimo Costante
I topi di Beesd - Lorena Bonavita
Un Dio senza nome - Jonathan Jacopino
L'ultimo scandalo della terra - Andrea Moretti
Voto: 7/8
[Cristian Muraglia]

Incipit
La pioggia picchiava sulla finestra della stazione della Landespolizei con il ritmo di una allemanda, quella di Bach per violino, in Re minore. Oltre il vetro rigato, Ingolstadt non aveva colore; era uno specchio torbido incapace di riflettere la volta nera del cielo notturno. Lei dava le spalle al panorama, ma non aveva bisogno di vederlo. Se lo sentiva attorno e sullo sfondo come la cornice sbiadita di un quadro di cui era la figura centrale. Il Sovrintendente la ispezionava dalla distanza di sicurezza del tavolo tra loro. La luce fioca della lampada a olio bastava a mostrargli la cucitura grezza che le chiudeva la mandibola, quella che partiva dalle scapole e scendeva sullo sterno, giù, dentro ciò che rimaneva dell’abito da sposa, una sottile sottoveste; il bisturi inforcato nel lobo dell’orecchio sinistro, gioiello nuziale; le labbra livide, come se avesse abusato di cocciniglia. La pelle d’ambra verde. Le ciocche bianche ai lati dei capelli neri raccolti, nel complesso, immaginava passassero quasi inosservate.

Sine lux

CONSIGLI DI LETTURA