Oscure radici

di Adriano Monti Buzzetti Colella - euro 22,50 - pagine 184 - Società Editrice la Torre

Nel vasto e oscuro panorama delle biografie e degli studi su Howard Phillips Lovecraft, emergono opere che si distinguono per la loro audacia nel penetrare gli intricati sentieri della vita e delle influenze del Maestro del terrore cosmico. Tra queste, spicca Oscure Radici. Delirio, Morte e Leggenda nell'albero genealogico di Howard Phillips Lovecraft di Adriano Monti Buzzetti Colella (giornalista e scrittore, responsabile della Redazione Cultura del TG2), un'opera che si erge come una luce sinistra proiettata sui recessi più nascosti della storia familiare di Lovecraft. Il libro, che si avvale di un saggio introduttivo di Pietro Guarriello e una nota finale di Sebastiano Fusco, rivela connessioni intriganti tra le vicende familiari e i racconti di Lovecraft, ultimo discendente della stirpe che, di fatto, si chiude con lui.
Quest'opera non si limita a esplorare le biblioteche polverose delle letture amate da Lovecraft o a celebrare la sua inimitabile arte narrativa, ma si spinge audacemente oltre, alla ricerca di un passato oscuro che si cela dietro l'antica linea di sangue del Maestro del terrore. Buzzetti si immerge in un'analisi profonda e dettagliata del parentado di Lovecraft, attingendo a rare fonti giornalistiche dell'epoca, alcune delle quali emergono per la prima volta da un oblio secolare. Sicuramente molto interessante risulta il fatto di come alcuni Lovecraft fecero parte di una misteriosa congregazione massonica. Giustamente Buzzetti si chiede se questo aspetto (con i suoi rituali) abbia influenzato la sua narrativa. Ma direi che la cosa è molto probabile pur senza scadere nell'aneddotica spicciola. In questo senso Colin Wilson aveva fatto scuola inventando il fatto di come Winfield Scott Lovecraft (il padre di HPL) avesse posseduto una copia del Necronomicon.
Giustamente Pietro Guarriello nell'introduzione fa notare (sulla scorta dello studioso lovecraftiano Kenneth W. Faig) come diversi racconti di Lovecraft contengano riferimenti alle indagini genealogiche e cita L'illustrazione nella casa, Le vicende riguardanti lo scomparso Arthur Jermyn e la sua famiglia, La paura in agguato e il celebre La maschera di Innsmouth dove il protagonista "scopre di essere legato per sua stessa ascendenza agli orrori che scopre a Innsmouth". Ma si ricordano giustamente anche I ratti nei muri e Il caso di Charles Dexter Ward. In quest'ultimo emerge il suo amore per la storia di Providence che fa un po' da cornice a quello che è fra i suoi racconti capolavoro.

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Intricato come una saga del gotico americano, il libro di Buzzetti si svela come un'indagine approfondita e mai tentata prima, in cui emerge un contorno inquietante e assolutamente weird. I personaggi lovecraftiani, come gli Usher americani, sono radicati in un antico ceppo wasp, segnato da un destino infausto che si manifesta attraverso tragici incidenti, debolezze ereditarie, incroci consanguinei, malattie, follia e suicidio. Come detto, un gran numero di Lovecraft faceva parte della Loggia, contribuendo a creare un'aura di mistero e oscurità intorno alla famiglia.
Oscure Radici si erge come una pietra miliare nell'esplorazione del lato più oscuro e misterioso della vita di Lovecraft, offrendo agli appassionati del terrore letterario una chiave per comprendere meglio l'orrore che permea le opere del Maestro. Un'opera che, come un'ombra incombente, si insinua nelle pieghe del passato di Lovecraft, rivelando segreti che gettano nuova luce sul Solitario di Providence.
[Cesare Buttaboni]



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