300 Parole 2025: scadenza 31 ottobre

Orne (La dinastia Orne vol. 1)

di Claudio Foti - pagine 37

La dinastia Orne è un racconto interessante e piacevole. Si legge velocemente grazie allo stile di penna cui Claudio Foti riesce a intrattenere. Già dal primo capitolo il lettore può immergersi in mondo cupo e freddo, attraverso la costa del New England, in un mausoleo di ricordi e patti di ordine quasi esoterico. Tutto ben dosato ed equilibrato come la danza di un caleidoscopio. Attraverso i segreti della famiglia Orne e le radici di questa dinastia, il lettore potrà entrare nelle profondità di un segreto che va oltre il mondo conosciuto.

La bellezza del racconto sta nei richiami lovecraftiani che, personalmente ho trovato piacevole.

In alcuni punti avrei preferito che l’autore approfondisse di più certi dettagli, perché alcuni capitoli hanno la tendenza ad accelerare il passo verso il prossimo, facendo si che quel pizzico di mistero e adrenalina in più, cui avrebbero donato alla storia più completezza, svaniscano.

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INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN

Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.

Tutto sommato è una lettura che consiglio molto a coloro che amano un horror soft con sfumature fantasy. Ottimo lavoro e complimenti all’autore.

Voto: 7
[Filippo Toscano]

Incipit
Tu cerchi ciò che è eterno,” disse la creatura, con una voce che pareva risuonare da ogni direzione.
Ezra annuì, inginocchiandosi. “Sì. Sono pronto a pagare il prezzo.”
“Non pagherai tu il prezzo” rispose l’essere. “Sarà il tuo sangue a pagarlo. Il tuo sangue e quello dei tuoi discendenti.”
Ezra esitò per un istante, poi pronunciò le parole finali del rituale. Un vento gelido soffiò
dal mare, avvolgendolo, e una luce innaturale esplose dal calice. Quando tutto si calmò, Ezra si alzò in piedi, e si sentì rinato. Ma il suo sguardo, che incontrava quello della
creatura, tradiva un’inquietudine che lo avrebbe perseguitato per il resto della sua lunga vita.



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