Il mistero di Cousteau

di Giovanni Lorecchio - pagine 299 - euro 14,99

Ne Il mistero di Cousteau si delinea un mondo completamente inaspettato, immersivo e l’autore stesso, per venire incontro al lettore, regala una nota iniziale, in cui si spiega che il personaggio del Capitano Jacques Cousteau sia realmente esistito, ma tutto il resto del romanzo è opera di fantasia, inoltre, per chi fosse incuriosito, potrà trovare maggiori informazioni su un sito dedicato, ovvero www.cousteau.org.
Pensando all’idea di “capitano”, la mente solitamente rimanda vecchie immagini piratesche, invece il romanzo ha una narrazione incentrata su uno sfondo più moderno, che vede la narrazione ambientata negli anni Sessanta, fra terra, mare, profondità e misteri.

Sulla scacchiera i pezzi sono molteplici, ma prima fra tutti emergono la dottoressa Nicole Devenue e tre giovani biologi marini: Sarah Hopper, Erik Hegler e Philippe Sauntiere; tutti i personaggi illustrati da Lorecchio dimostrano di avere una delle qualità fondamentali che rendono un romanzo scorrevole, godibile e apprezzabile: sono veri, nel senso agiscono senza dare l’impressione che l’autore forzi la mano, ma in modo naturale e presentano dei caratteri unici, differenti e realistici, non sono solamente dei mezzi che servono per giustificare lo svolgersi della trama ma, al contrario, sono elementi che caratterizzano la storia e contribuiscono al suo compiersi.
La narrazione è veloce e scorrevole, agevolata dalla sapiente divisione in brevi capitoli (tranne qualche breve eccezione) che spingono il lettore a proseguire nella lettura, dicendosi “ancora un uno e poi basta”; una piccolissima pecca è l’indice posizionato all’inizio anziché alla fine, come di consueto, il che purtroppo può essere un punto a sfavore non solo per la disabitudine a trovarlo in quella posizione, ma anche perché i capitoli sono titolati anziché essere solamente numeri, il che, potrebbe costituire una sorta di anticipazione sgradita riguardo ciò che accadrà.

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La trama è coinvolgente, ricca di colpi di scena e Lorecchio si dimostra abile nel tenere alta l’attenzione del lettore costellando la narrazione di “non detti”, oppure fornendo veri e propri indizi affinché il lettore arrivi a “giocare”, cercando di almeno intuire il mistero attorno al quale si incentra tutta la storia. Altro grande punto di forza che mostra la solidità della narrazione è l’equilibrio armonico fra descrizione, azione e dialoghi, senza che nessuno sia preponderante se non dove strettamente necessario.

Molto apprezzabili sono le piccole chicche, i riferimenti e citazioni che arricchiscono la lettura, come l’abilità di Lorecchio di chiudere e iniziare i capitoli in modo mai banale, ma sempre lasciando quella sensazione di sospeso e curiosità.
Il mistero di Cousteau è una lettura coinvolgente, affatto banale, che richiede la giusta attenzione nonostante sia scorrevole, che con il suo mistero offre adrenalina e intrigo, apprezzabile da un pubblico davvero ampio che sente la necessità di qualcosa di diverso, a partire dall’ambientazione.
Voto: 8

Incipit
Arcipelago delle Isole Giuba
Isola di Chisimaio
Coste della Somalia Meridionale
16 luglio 1966
05:00 a.m.
Il sole appena nato infiammava la linea dell'orizzonte che separava il cielo dall'oceano Indiano. La natura era in pace. Tutto era immobile, come in una fotografia.

Francesca Giardiello, classe ’91, da sempre appassionata di arte sotto ogni sua forma, trova la sua massima realizzazione nel collaborare nell’ambito fumettistico/letterario recensendo e occupandosi di comunicazione; divoratrice di libri sotto ogni loro forma, apprezza particolarmente il genere dark.

Il mistero di Cousteau

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