Furia

di Giacomo Ferraiuolo - pagine 299 - prezzo 2,99 euro - Delos Digital

Giacomo Ferraiuolo, autore di opere cruente come "Il lamento delle sirene", "Nora", "Stanza 218" e "Non devi dormire", ci propone un romanzo breve molto carino a tema zombie!
Siamo sulla costa croata, un uomo benestante e particolarmente arrogante di nome Armand decide di portare con lo yatch la una famiglia a fare un'escursione su un'isola dichiarata off-limits dal governo e di ignorare il divieto della marina croata.
Il posto è molto bello e incontaminato, un posto perfetto per Julia, la figlia in uscita da una relazione molto difficile, e Stella l'altra figlia in dolce attesa, peccato che sia un luogo di ricerca militare dove all'interno di una base vi è contenuto un essere infetto da un morbo risalente ai tempi della peste a Poveglia, che a tutti gli effetti possiamo definire zombie.

INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN

Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.

Una volta appurata la situazione di pericolo la famiglia proverà ad abbandonare l'isola ma qualcuno sembra non volerglielo lasciar fare. Nessuno deve abbandonare l'isola, il morbo non deve diffondersi.
Una lettura molto piacevole, semplice ma con delle ottime descrizioni splatter che l'autore non ci fa mancare. Una vacanza horror Alpitour a cinque stelle.
Voto: 7
[Cristian Muraglia]

Incipit
– Dobbiamo evacuare. – La voce del sergente Ronald esplose nel corridoio.
Elisa guardò per un’ultima volta il suo ufficio. Quei dodici metri quadrati erano stati la sua casa per l’anno appena trascorso. Ricordava ancora il giorno in cui aveva messo piede per la prima volta in quel posto, era una neolaureata con grandi aspirazioni. Michele, un suo collega universitario, le aveva detto che presso la MoGen cercavano nuove risorse.
Elisa aveva presentato il curriculum senza aspettative, e non riusciva a credere di aver superato le diverse selezioni. Aveva detestato quell’ufficio, puzza di muffa e senza finestre. File di computer e provette.
Infilò la mano in una tasca del cappotto e sfiorò la foto che portava sempre con sé, sua sorella, Nadia. – Elisa! – tuonò Ronald. – Dobbiamo andare, l’elicottero sta per partire. È l’ultimo volo.
La ragazza si sistemò gli occhiali, lo faceva sempre quando era nervosa. Prese un respiro profondo, era alla ricerca di quell’attimo di staticità che le serviva per non impazzire.
– Andiamo – disse con un filo di voce. Si chiuse la porta del piccolo laboratorio alle spalle e il sergente l’afferrò con fare brusco per un braccio, trascinandola lungo il corridoio.

Furia

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