di Mauro Pergolini - pagine 428 - prezzo 19.95 euro
Come indicato nella recensione precedente, "I cannibali della montagna" è suddiviso in due volumi, ed eccoci qui per il secondo atto.
Per fare un piccolo riassunto, siamo a Valle dei Gigli, un piccolo paese colpito da un devastante terremoto. Una volta abbandonato è diventato un luogo oggetto di voci molto strane: si vocifera che dopo la tragedia, tra le rovine, vi abitino ora dei cannibali.
Amedeo Dorighi, originario del luogo e carabiniere, a seguito di queste voci ha deciso di intraprendere un'indagine al fine di verificarne la veridicità e allo stesso tempo di affrontare il suo passato.
In un percorso pieno di sangue e soprattutto argomenti toccanti, si andrà a scoprire che questi cannibali sono persone che si sono ridotte allo stato di pseudo-selvaggi, con un loro vissuto, sogni infranti e soprattutto tanti torti subiti.
In questo nuovo volume scopriremo chi è Amanda, la donna attraente che ricopre il ruolo di vice capo dei cannibali, e soprattutto di Io, il leader assoluto considerato una sorta di divinità.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
Amedeo anche questa volta dovrà vedersela con nuovi cannibali, apprendere storie assurde e tristi, e soprattutto affronterà Io una volta per tutte. Non mancheranno colpi di scena, storie terribili di discriminazioni e sofferenza e molto altro.
I cannibali della montagna come detto in precedenza non è soltanto un romanzo horror: vengono denunciati temi come le discriminazioni verso i meno fortunati, la sofferenza di chi per qualche motivo non può vivere una vita normale a causa di disagi o difetti fisici, l'ignoranza e la crudeltà di chi punta il dito o preferisce girarsi dall'altra parte.
Voto 7,5
[Cristian Muraglia]
Incipit
Il fulcro dell’odio sembrava ormai alle spalle, distante a sufficienza per dichiarare il pericolo scampato. Ciononostante, Amanda continuò a correre, anche a dispetto degli anfibi ai piedi – e di quello dal tacco rotto, in particolare.
«Ferma!» provò a invocarla Dorighi, lasciatosi di proposito sopravanzare al fine di offrirle protezione alle spalle. Amanda, tuttavia, il cui unico intento era quello di allontanarsi da una realtà imprevista e assai difficile da digerire, lo ignorò.
Per certi tratti, anzi, ella chiuse addirittura gli occhi, in pratica correndo alla cieca. Seguendola, Dorighi fu così costretto a ripercorrere altri luoghi del proprio passato, avventurandosi per altri vicoli e stradine dissestate, nel mezzo di detriti e pezzi di carne che, in molti casi, avrebbe giurato essere umana.
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