Regia: J. T. Petty
Cast: Interpreti: William Mapother, Sean Patrick Thomas, Doug Hutchinson, Karl Geary, Laura Leighton, Robert Richard, Clancy Brown
Anno: 2008
Sceneggiatura: J. T. Petty
Paese: Stati Uniti d'America
Durata: 96 minuti
1879. Una famiglia nel Dakota viene assalita e rapita nella notte. Il giorno dopo un gruppo di uomini si mette sulle tracce dei pellerossa, presunti responsabili dell'assedio. Intanto sotto il profilo del deserto qualcosa si muove.
The Burrowers, insolita variante western del cinema horror, tenta la sfida dell'ibridazione e la fa franca, deliziando il palato del fan di genere a caccia di una pietra ancora non collezionata, ma anche del casuale spettatore stanco dei soliti plot da drive-in.
HORROR PORNO ILLUSTRATO
Mia è una ragazza insicura che detesta il proprio aspetto fisico. Durante una serata con le amiche, una seduta spiritica fatta per gioco risveglia un’entità malefica che perseguita Mia obbligandola a perversi rapporti sessuali. Un porno horror esplicito e feroce, un incubo eccitante e malsano arricchito da 10 splendide illustrazioni, senza censura, di Alessandro Amoruso. Disponibile in ebook e cartaceo
Pur consci del genere, si resta allamati dalla progressiva consapevolezza di non trovarsi invitati al solito pasto a base d'ingredienti noti, e l'attenzione viene lentamente catturata dalla necessità di definire l'identità dell'ignota nemesi. E' qui che J. T. Petty gioca bene le sue carte e centellina gli indizi, fatti di ombre, immagini sfocate, movimenti rapidi tra l'erba, rumori, buche e cadaveri dissotterrati. I dialoghi mancano di presa, restando unicamente funzionali, unico tassello di medio rilievo che non lascia The Burrowers spiccare il volo, così come le interpretazioni, di statura solo dignitosa.
L'insolito contesto cattura e non viene relegato a mera scenografia, ricordando insolite integrazioni come Sfida a White Buffalo. Carrellate e ottime riprese di scenari desertici, cavalcate e percorsi assolati disegnano un mondo selvaggio e alieno in cui i cowboy si muovono persi, appaiono più aggredibili dei canonici western, oggetti d'attenzione famelica di entità striscianti e incomprensibili.
In questo universo i pellerossa diventano imprevedibilmente ancora di salvezza in quanto custodi di una conoscenza antica, protagonisti di un epilogo che attinge da fonti classiche ma si conserva originale e gustoso.
Colpo di coda senza speranza.
Voto: 6
(Alessandro Cellamare)
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