Regia: Karyn Kusama
Cast: Logan Marshall-Green (Will), Tammy Blanchard (Eden), Michiel Huisman (David), Emayatzy Corinealdi (Kira), Lindsay Burdge (Sadie), John Carroll Lynch (Pruitt)
Produzione: USA
Anno:
2015
Durata: 99 minuti
Will e la fidanzata vengono invitati a un raduno di vecchi conoscenti, organizzato da Eden, la ex moglie di lui e dal suo nuovo fidanzato David. Al raduno non sono presenti soltanto amici, ma anche sconosciuti. Si mangia, si beve ma Will è a disagio. È convinto che la riunione abbia un doppio fine. I suoi sospetti aumentano quando David mostra a tutti un filmato in cui una donna in fin di vita viene “aiutata” a morire.
Un uomo investe un coyote con l’automobile. L’animale sta sanguinando, soffre. Basta poco per alleviare il suo dolore. Basta davvero poco.
Un video mostra una donna agli sgoccioli della vita che viene aiutata a passare oltre. Passare oltre le sue sofferenze, passare oltre la sua vita terrena. Non è un coyote ma un essere umano.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
Crudeltà per molti, atto di pietà per altri. Ma chi ha ragione?
Poi c’è il raduno, una festa dal sapore amaro. Non vi è spensieratezza, non c’è nulla di felice. Solo fantasmi e scheletri nell’armadio.
Il paranoia movie della regista Karyn Kusama ruota intorno a questo concetto, tanto attuale quanto spaventoso.
Quanto l’uomo può interferire con il volere delle cose, decidendo come e quando una creatura vivente debba smettere di vivere? Un film diviso in due, dove una prima parte preparatoria ci inonda di parole, concetti e sospetti. In un ambiente lussuoso che emula una prigione, gli ospiti mangiano, bevono e si aprono agli altri. Poi arriva la svolta e non possiamo fare altro che precipitare in un orrore che va ben oltre le aspettative.
E quella lampada rossa accesa chiude una vicenda amara gettando lo spettatore in qualcosa che va ben oltre le sue aspettative, qualcosa che si avvicina a ciò che nella Bibbia viene definito come Apocalisse in uno dei finali più cupi degli ultimi anni.
Voto: 7,5
(Andrea Costantini)
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