Viaggio nel cinema horror - 1980

Siamo arrivati a un decennio molto prolifico per quanto riguarda le pellicole horror, non solo come quantità di titoli in uscita ma anche come numero impressionante di sequel. A cominciare da Venerdì 13, datato 1980, slasher di grande successo del regista Sean Cunnigham, autore di uno dei serial killer più famosi del cinema: Jason Voorhees. Non solo Jason, ma anche Michael Myers, assassino psicopatico protagonista della saga Halloween, iniziata nel 1978 con “La notte delle streghe” per la regia di John Carpenter.
Maglione rosso a righe verde petrolio, borsalino calcato sulla testa, volto deforme, mano artigliata. Di chi si tratta? Nulla di più facile: Freddy Krueger il killer onirico, sanguinaria star della serie Nightmare, il suo esordio negli incubi di mezzo mondo con la pellicola “Dal profondo della notte”, 1984, di Wes Craven.
Come si può notare, oltre ai film in sé, sono gli stessi protagonisti a lasciare un segno tangibile, un graffio marcato, tanto che sulla scia di Jason, Freddy e Michael arriva Pinhead il cattivo di Hellraiser, 1987, diretto da Clive Barker.

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L’elenco si allunga col nominare altre perle del genere, tra tutti Shining, del grandissimo Kubrik, film che non ha bisogno nemmeno di commenti, tratto dall’omonimo romanzo del Re.
Altra pietra miliare del 1981, che porta la firma di un Sam Raimi in ottima forma è La casa. Quando l’horror incontra la fantascienza, si hanno capolavori come Alien, con la tostissima, indimenticabile, agguerrita Ellen Ripley.
David Cronenberg ci regala, nel 1986, il body horror La mosca, riuscito remake di un film del 1958: L’esperimento del dottor K.
E ancora, del 1982, un altro film di notevole impatto culturale, più volte citato dai media, perfino in un episodio dei Simpson: Poltergeist -Demoniache presenze di Tobe Hooper.
Grazie alla diffusione del VHS, il cinema horror non è più spettacolo eminentemente cinematografico, ma entra di prepotenza nelle case degli spettatori regalando loro brividi e film di qualità. Gli anni ottanta sono stati, per la produzione horror, un periodo che non si è riuscito a replicare facilmente: qualità degli attori, registi abili e sceneggiature forti non si sono più trovate tutte insieme nella stessa pellicola negli anni a seguire, i quali si sono cibati avidamente del successo del decennio predecessore, per attingere a piene mani trame e soggetti con sequel spesso decadenti (Eleonora Della Gatta: 22 giugno 2012)



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