E' un dato ormai assodato che anche il gentil sesso si appassioni,
parecchio, al genere horror.
La sottoscritta è cresciuta a Nutella ed Esorcista e, al posto della
fiaba della buona notte, preferivo nettamente i macabri racconti di E.A.
Poe.
La filmografia horror è davvero varia e vasta. In questo momento mi
piacerebbe citare alcuni film e telefilm del genere ma non per
analizzarne l’efficacia della trama, la validità della regia o il
sapiente utilizzo degli effetti speciali. Quello che m’interessa è
focalizzarmi sui protagonisti maschili.
In un mondo cinematografico, di genere e non, che ci ha sempre sbattuto
(e ci continua a sbattere) in faccia le prorompenti fattezze di gentili
donzelle per lo più indaffarate a farsi la doccia mentre qualcuno le sta
per massacrare, perché non concentrarsi invece sugli horror-fustacchioni?
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
Comincerei con un film del 1990 che ha avuto, forse per il protagonista, sempre un discreto fascino per me: Tremors. Ricordate i vermoni che sbucavano da sotto terra e mangiavano tutto e tutti? Ma soprattutto, ricordate com’era affascinante l’allora trentaduenne Kevin Bacon?
Non mi sentirei a posto con la coscienza se non accennassi
a Hugh Jackman testosteronico protagonista di Van Helsing alle prese con
vampiri violenti e crudeli made in Transilvania. E ancora, siamo in
ambito di remake, il protagonista della casa più infestata del globo,
Amityville. Il caro signor George Lutz alias Ryan Reynolds che
generosamente ci mostra, per gran parte del film, il suo perfetto six
pack. Noi signore non abbiamo molto di cui lamentarci, non dico che si pareggi
il conto con le copiose e discinte abluzioni da bagno, ma anche per noi
c’è l’imbarazzo della scelta.
Se dalle pellicole cinematografiche ci volessimo spostare alle serie tv,
mi verrebbe spontaneo fare un giusto tributo al bel David Boreanaz, il
tormentato Angel di Buffy l’ammazzavampiri che si merita senza dubbio
uno dei primi posti in quanto a fascino e prestanza fisica. Un debole
che devo confessare è quello per Jensen Ackles e il suo collega Jared
Padalecki. Non male la serie Supernatural, partita nel 2005 e ora
arrivata al settimo anno. Molte puntate del telefilm sono condite con la
giusta dose d’ironia e suspense, unica pecca forse l’ultima stagione, la
sesta, un po’ più zoppicante delle altre per via della ripetitività di
certi avvenimenti narrati dal plot.
Per le ultime generazioni, basato sui romanzi di Charlaine Harris, nota
di merito per True Blood: potenti vampiri (finalmente sanguinari e degni
di questo nome) si muovono nello scenario di un’umida Bon Temps, piccola
cittadina della Louisiana, dove accade di tutto. Il panorama maschile è
dei più suggestivi, su tutti spicca il vichingo Alexander Skarsgård.
Figlia anche lei di un prestito letterario, dalla serie dei romanzi di
Lisa Jane Smith, è The vampire diaries. Più smielata delle precedenti
colleghe, ma con una trama godibile e senza pretese, nota soprattutto
per la presenza dell'attraente Ian Somerhadler (il Boone di Lost), ex
modello dagli occhi di ghiaccio, che interpreta il torbido vampiro Damon
Salvatore.
Fatevi avanti donne e dite la vostra: chi è secondo voi il più bello del
reame? (Eleonora Della Gatta)
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