Ben ritrovate care Scheletrine! Oggi sconfineremo in un territorio che, nonostante possa sembrare lontano anni luce dall’horror, deve davvero molto al magico mondo delle tenebre: mi riferisco alla musica metal.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
Storicamente questo genere musicale è stato caratterizzato da un altissimo tasso testosteronico: sia, da una parte, per il pubblico a cui si rivolge, sia dall’altra, per le band di soli uomini che costellano il panorama metallaro. Ma, come per ogni buona regola che si rispetti, anche in questo caso ci sono delle eccezioni. Non sono infatti poche le gentili donzelle (inclusa la sottoscritta) che hanno deciso di eleggere il metal a loro genere musicale preferito, e troviamo anche parecchie fanciulle che si dilettano a cimentarsi in sfide canore (e non solo) con i loro colleghi maschi.
Partirei quindi, un po’ per spirito patriottico, e un po’ perché è la mia preferita, con Cristina Scabbia, voce storica dei Lacuna Coil. Cristina si può definire senza indugio il simbolo dell’eccellenza italiana in ambito metal. È stata eletta la metallara più sexy in diverse classifiche, ha una voce potente e dal timbro unico e riconoscibile, è carinissima con i fan, è molto attiva sui social network e come se non bastasse è fidanzata felicemente con Jim Root degli Slipknot. Insomma, chi non vorrebbe essere come lei?
Tra le nuove leve, impossibile non citare Alissa White-Gluz. La 29enne canadese è entrata negli Arch Enemy proprio nei mesi del 2014 in sostituzione della ex cantante Angela Gossow (un altro peperino, per intenderci). Alissa riesce a passare dal growl ad un cantato più pulito e femminile, ma nonostante le qualità canore il suo punto forte è il look horror-manga, tutto da imitare!
Anche se ha intrapreso la carriera solista, Tarja Turunen non ha dimenticato le sue origini metal. La cantautrice finlandese, nota per la sua voce da soprano lirico, è stata responsabile dell’avvicinamento al metal di moltissime ragazze, e perché no, mi piace pensare che possa anche aver contribuito a far apprezzare a molti metallari la musica classica. Durante la sua militanza nei Nightwish, è riuscita a coniugare dolcezza e potenza intonando le sue meravigliose melodie. Nonostante rimanga a mio avviso la migliore frontwoman che la formazione finlandese abbia potuto vantare, in seguito alla sua uscita dal gruppo è stata sostituita da Anette Olzon prima e da Floor Jansen in secondo momento. Il matriarcato continua.
Menzione a parte meritano le Astarte, formazione greca tutta al femminile. Non fatevi ingannare dalle apparenze però. Sono in pochi a sapere che le Astarte sono state tra le massime esponenti del black metal europeo, un genere tutt’altro che femminile e femminista. Nonostante la recente scomparsa della frontwoman Tristessa, dalle ceneri del gruppo è nata una nuova band, le Lloth.
E voi che ne pensate del metal al femminile? Anche in questo caso l ’abito fa il monaco? Lasciamo che siano le signore del metallo in persona a suggerirci la risposta! (Chiara Borloni)
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