Inside

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2006 - edizione 5

Sono dentro di te.
Loro.
Puoi scappare, gridare aiuto, chiamare la polizia. Ma quale riscatto, quale salvezza, quando il mostro... sei tu?
È buio, intorno a me. I pallidi raggi lunari illuminano fiocamente il ciottolato: una luce fallacea, falsa.
Il funereo e statico silenzio è spezzato solamente dall’incalzare sempre più rapido dei miei passi pesanti.
Tum. Tum, tum, tum.
Ecco il porto. Ora riesco ad udire il fruscio untuoso delle acque.
Shh.
C’è, una via d’uscita. Non posso spararmi, né trafiggermi con qualsiasi altra arma. Lui, nomade parassita, sopravvivrà, cercherà un’altra vittima. Un’altra preda.
“Ma posso liberare il mondo dalla presenza di questo me stesso in un altro modo.”
Una fitta all’interno, come un pugnale che ti lacera le viscere, mi squarcia l’animo. Il dolore è talmente forte che apro la bocca per gridare, ma non esce alcun suono.
Devo sbrigarmi.
Cado a terra, in ginocchio, stringendomi convulsamente il ventre. Ho il respiro pesante, mi sento ribollire.
Devo fare in fretta.

Raggiungo strisciando il bordo del molo. Sotto di me, vedo scorrere le cupe acque increspate.
Sono pronto. Chiudo gli occhi.
Faccio per buttarmi giù.
“Jack.”
No. Non ora.
“Jack, guarda nell’acqua.”
Quella voce sibillina, melensa, ormai così familiare.
Disperato, apro gli occhi e la vedo. L’altra immagine di me. La pelle grigia, putrida, ricoperta di pustole e piaghe sanguinanti. Gli occhi spenti, all’infuori, le iridi talmente chiare da sembrare inesistenti. E quel sorriso. Quel ghigno malefico, il riso beffardo dipinto sulla maschera del vincitore.
No, ce la posso ancora fare. Devo solo sforzarmi un po’ di più...
Una risata sguaiata mi risuona nella testa.
Ancora un po’...
Tump.
Non riesco a muovermi. Non sento più nulla: non sento il fruscio del mare, né il freddo, né il mio corpo.
Solo quella voce mordace.
“Dove credi di andare, Jack?!”

Ilaria Stefani

Nata a Forlì nel gennaio del 1990. Sono cresciuta con mia madre che mi ha trasmesso la passione per la scrittura. Ora frequento il terzo anno di un istituto tecnico biologico-sanitario.