Nessuno
potrà mai dimenticare Sharon Stone nel film “Basic Instinct” nei panni
della focosa scrittrice Catherine Tramell: mitico il suo accavallare di
gambe con il quale seduce un ignaro Michael Douglas e allo stesso tempo
strega tutti noi. La Tramell è solo finzione; un personaggio da film che
ha segnato un’epoca, però è l’emblema perfetto della donna fatale. Il
regista del film ci lascia intendere che Sharon Stone, protagonista della
pellicola, sia una fredda assassina: in questo caso una femme fatale che
si tinge di giallo. La figura della donna ammaliatrice, bella e seducente
e che usa il proprio fascino per legare e costringere gli uomini a
piegarsi ad ogni suo capriccio nasce nell’Ottocento, Charles Baudelaire la
definisce capace di suscitare desiderio ed ispirazione; Donna-Vampiro
perversa e ripugnante, emblema del peccato e della morte. “Basic Instinct”
non è l’unico esempio in cui la donna affascinante e cattiva uccide e
manipola, una delle prime femme fatale della storia del cinema è la
bravissima Barbara Stanwyck, che nel 1944 veste i panni della torbida
Phyllis Dietrichson nel film capolavoro “La fiamma del peccato”: la bionda
con la cavigliera non si fa alcuno scrupolo a pilotare l’amante per
compiere l’omicidio del marito, arrivando a pronunciare la fatidica frase:
“Sono guasta dentro”.
HORROR PORNO ILLUSTRATO
Anni ’70. Tra le strade di una torrida New Orleans, dove il jazz si mescola all’aroma di spezie e ai corpi in vendita, prende vita “La scolopendra d’oro”, novella horror erotica intrisa di sensualità e mistero. Il libro è arricchito con numerose illustrazioni esplicite senza censura realizzate dall'artista Alessandro Amoruso. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra.
Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
MANUALE PER SOPRAVVIVERE ALLE STREGHE
Questo è un testo rivoluzionario che spiega come riconoscere le vere Streghe e affrontarle. Le Streghe sono entità malvagie con un unico obiettivo: seminare caos e distruzione. Lo dimostrano i numerosi casi documentati nel Manuale, tra cui la strage del passo Djatlov, i fatti di Burkittsville, l’incidente alla Darrow Chemical Company e catastrofi di portata mondiale come Chernobyl o l'avvento di Hitler.
Il Manuale è inoltre arricchito da numerose illustrazioni e fotografie inedite e top secret. Disponibile in ebook e cartaceo.
EROS E ORRORE
Questo non è un racconto. È una possessione. Una lunga, dolorosa, eccitante possessione. Un ragazzo come tanti ma con un terribile segreto di famiglia, un amore troppo grande per poter restare umano. Lei non è solo una ragazza: è una Dea tatuata, un'ossessione che divora e trasforma. Tra desiderio e dannazione, "Lovecantropia" esplora i confini sottili tra amore e dipendenza, eros e orrore, passione e follia. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi con illustrazioni senza censura.
Sì, perché la femme fatale è sempre una creatura complessa e tormentata, per cui sedurre è una conferma oltre che una necessità vitale. In un’altra pellicola abbastanza nota, “La vedova nera”, una giovane Debra Winger tenta di incastrare un’assassina seriale interpretata da Theresa Russell, ma rischia di finire lei stessa nella tela ordita dalla donna, il cui carisma fatale l’ha portata a conquistare una lunga serie di uomini per poi ucciderli. Esempio illuminante è poi il film diretto da Brian De Palma ed interpretato da Antonio Banderas e Rebecca Romijn: “Femme fatale” appunto, nel quale Laure è una ladra sensualissima e spregiudicata, capace di mettere nel sacco chiunque capiti nella sua vita. La lista è lunghissima, molti sono anche i film per la tv in cui si è abusato di questo clichè della donna bella fisicamente che strega ogni uomo le graviti attorno, e che spesso, per esigenze di copione, commette qualche crimine. Nella realtà, cioè nella storia vera, ci sono state tante donne fatali famose che non sono arrivate al punto di uccidere: creature semplicemente ammaliatrici e incapaci di legarsi ad un uomo, pensiamo alla famosa attrice Sara Bernhardt, più rare quelle che hanno portato gli uomini alla rovina. Nel libro di Giuseppe Scaraffia: “Femme fatale”, l’autore analizza le principali femme fatale della storia, come Caterina di Russia, Cristina Belgioioso e Mata Hari, tanto per citarne alcune. Dalla letteratura basterà un esempio su tutti: l’amore/repulsione di D’Artagnan nei confronti di Milady, esemplificato egregiamente da Dumas con queste parole: “Quella donna esercitava un potere incredibile su di lui. La odiava e l’adorava nel medesimo tempo, generando un amore strano e n qualche modo diabolico”. Un mito senza tempo (Alessandra M Pagliari: 14 marzo 2012)
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