Nave
fantasma tra le più note. Ebbe un inizio degno della sua fama, varata nel
1860 in Nuova Scozia, si diceva che il suo cantiere fosse maledetto,
considerato l’alto numero d’incidenti e morti durante la sua costruzione.
Partì da New York il 7 novembre 1872, sotto il comando del capitano Briggs,
con un equipaggio di sette uomini più moglie e figlia dello stesso Briggs.
Sarebbe dovuta arrivare a Genova con un carico di alcool. Ciò non avvenne
mai, infatti tutto l’equipaggio della Mary Celeste scomparve
misteriosamente senza lasciare alcuna traccia. La Dei Gratia avvistò il
brigantino il 4 dicembre 1872 tra le coste del Portogallo e le Azzorre.
La stiva piena d’acqua, le vele strappate, la bussola rotta, il carico di
barili d’alcool intatto e le scorte d’acqua e cibo sufficienti per altri
sei mesi.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
Le ultime annotazioni sul diario di bordo risalivano al 25 novembre. Nessun componente dell’equipaggio fu mai ritrovato né si riuscì a capire cosa accadde loro. Pirateria? Mostri marini? Incidente? Ammutinamento? Domande costrette a rimanere senza una risposta (Eleonora Della Gatta: 5 settembre 2011)
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