Gli Stati Uniti sono da sempre una fonte di ispirazione quando si parla di icone. Ma anche di scandali e delitti. Evelyn Nesbit fa parte proprio di questa speciale categoria di donne, e pur non essendo molto conosciuta in Italia, vale la pena soffermarsi per conoscere la sua incredibile storia. Paula Uruburu, docente presso la Hofstra University di New York, ha speso una quantità incredibile di tempo ed energie alla ricerca dei tasselli del puzzle che compongono la biografia della Nesbit, intitolata American Eve, e dalla quale prenderemo spunto per descrivere la vita straordinaria della donna che, a detta di molti, è stata la prima top model della storia.
IL CANTO DI VETRO
Arizona. Un uomo si fa esplodere all'interno del centro di ricerca aerospaziale St. Lucy.
Palermo. Nell'ambiente della criminalità serpeggia il misterioso “Canto di Vetro”: è il nome di una nuova droga o il folle messaggio cifrato dei terroristi?
Un poliziotto dell'antiterrorismo indaga e scopre quanto è spaventosa la verità che collega questi due eventi. Il raffinato horror
di Francesco Corigliano è disponibile in ebook e cartaceo illustrato
Florence Evelyn Nesbit proveniva da una famiglia di umili origini della
Pennsylvania. Nel 1900, ad appena quindici anni, si trasferisce a New York alla
ricerca di fortuna, con nulla al di fuori della sua bellezza: non avrebbe mai
e poi pensato di diventare famosa a dei livelli inimmaginabili. In un primo
momento lavora come modella per molti pittori, tra cui il celebre Charles Dana
Gibson, del quale diventa ben presto musa ispiratrice. Dovendo anche mantenere
la madre e il fratello, Evelyn inizia la sua carriera di attrice teatrale nel
musical Florodora. È proprio durante una replica di questo spettacolo che
l’architetto cinquantaduenne Stanford White nota la ragazza e se ne invaghisce
perdutamente. White era notoriamente un amante delle belle arti e delle belle
donne, ma in un primo momento il rapporto che lo lega a Evelyn è paterno,
limitandosi a farle da benefattore e a foraggiare lei e la sua famiglia. Ma una
notte, quando la ragazza era appena sedicenne, la conduce nel suo famigerato
appartamento arredato con un design del tutto bizzarro (l’altalena di velluto
rosso al suo interno darà il titolo a un famoso film che narra la vita di
Evelyn), e dopo averla drogata, la violenta.
L’episodio però non solo non sarà sporadico, ma darà origine a una relazione
consensuale e clandestina che durerà circa un anno, ovvero fino a quando Evelyn
non cederà alle lusinghe di un altro facoltoso ammiratore, Harry Thaw.
Quest’ultimo era figlio di un magnate delle ferrovie e del carbone di Pittsburgh
ed è sempre stato ossessionato dalla modella e dal suo amante. Evelyn cederà
alle avances dell’uomo, e lo sposerà nell’aprile del 1905 in modo da garantirsi
un nome rispettabile, nella speranza di lasciarsi definitivamente alle spalle la
storia con White.
La gelosia di Harry Thaw e la sua dipendenza dalla droga, oltreché una
naturale predisposizione alla violenza, lo condurranno all’assassinio del
rivale Stanford White il 25 giugno 1906 al Madison Square Garden davanti
agli occhi attoniti dei passanti. Thaw sarà sottoposto a due processi, e grazie
alla confessione della moglie riguardo la relazione con la vittima, non verrà
condannato a morte ma recluso in un ospedale psichiatrico. E inoltre, pur
essendosi macchiato di omicidio, l’opinione pubblica lo considererà un vero e
proprio eroe che pur di difendere l’onore della moglie non si è fermato davanti
a nulla.
È da questo momento che, nonostante l’inevitabile fama, inizierà la
parabola discendente di Evelyn. Non solo non riceverà neanche un soldo da
Thaw in seguito al divorzio, ma tenterà il suicidio parecchie volte,
fallendo ciascuna di esse. Si spegnerà nel 1967, ma il suo mito vive ancora
oggi. È stata una sorta di Cenerentola dei giorni nostri, anche se in
questo caso, come spesso succede nella realtà, il lieto fine è stato solo un
miraggio. E ha segnato il passaggio dall’epoca vittoriana a quella moderna,
impersonandone l’ambiguità nel suo sorriso, candido ma allo stesso tempo
malizioso. Lo scandalo che l’ha coinvolta è stato uno dei primi (se non
il primo) del ‘900, e aveva tutti gli elementi chiave per rimanere scolpito a
lungo nella memoria collettiva: una relazione tra un uomo maturo e una
ragazzina, un omicidio, la gelosia, l’onore e la vendetta. Inoltre, ha dato il
la al culto morboso della celebrità, dal suo nascere al suo declino, novità
assoluta che diventerà con il passare del tempo un’abitudine.
Per gli amanti del brivido, pare che lo spirito inquieto di Evelyn Nesbit di
tanto in tanto vaghi in un hotel in Pennsylvania, nelle sembianze di una
bellissima ragazza. Chi si offre volontario per andare a verificare? (Chiara Borloni)
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