Resto sempre alquanto esterrefatta dal successo di filmucoli tratti da
altrettanti libercoli in cui donnine insipide conquistano principi più o meno
azzurri.
Tra l’altro alcuni di questi esemplari di maschietto alfa, sono pure dotati di
un certo background di devianze comportamentali.
Ma davvero nel 2018 le ragazze hanno ancora bisogno di essere “salvate” come
principessine inette?
Esiste una sostanziale differenza tra una donna e una cortigiana: la prima
sceglie mentre la seconda spera di essere scelta in una pletora di tizie
qualunque: molto BED GIRLS, davvero poco BAD GIRLS.
In tutta onestà non credo che la risposta ad una questione così complessa possa
trovare soluzione semplicemente attraverso una banale scelta di modelli
stilistici presi da cinema e letteratura.
Il problema è altro e complesso, sicuramente educazionale e sociale.
Tuttavia, se invece di cercare di somigliare a quelle quattro sgallettate di Sex
& The City, o alla segretaria masochista tutta sfumature una si sentisse un
tantinello Cybil Bennett di Silent Hill, le cose girerebbero per un altro
verso.
E che dire della splendida Jennifer di I spit on your grave, violentata e
lasciata morente che poi però sopravvive e si vendica come solo le ragazze sanno
fare?
IL CANTO DI VETRO
Arizona. Un uomo si fa esplodere all'interno del centro di ricerca aerospaziale St. Lucy.
Palermo. Nell'ambiente della criminalità serpeggia il misterioso “Canto di Vetro”: è il nome di una nuova droga o il folle messaggio cifrato dei terroristi?
Un poliziotto dell'antiterrorismo indaga e scopre quanto è spaventosa la verità che collega questi due eventi. Il raffinato horror
di Francesco Corigliano è disponibile in ebook e cartaceo illustrato
Se i romanzi della Austin non sono stati abbastanza esaustivi allora consiglio
una carrellata di slashers anni Settanta e Ottanta, utili a chiarire chi sono
veramente quelle che si salvano da sole!
Tra l’altro, in di quelle perle cinematografiche, a lungo e ingiustamente
considerate misogine, risulta ben evidenziata la contrapposizione tra eroina
e... beh, e quelle che dopo la prima inquadratura tette al vento muoiono male.
Potrei elencare titoli da qui all’eternità ma preferisco consigliare un libro di Valerio De Simone, Final Girl, che può dare ottimi suggerimenti,
spiegando altresì come rivoluzioni sociali e conquiste di stampo femminista
abbiano influenzato il cinema horror e di come questo a sua volta sia penetrato
nelle testoline delle ragazze cattive, rendendole quello che sono oggi. Forti,
indipendenti e parecchio soddisfatte.
Leggete il libro, se ve lo siete perso e fatevi una scorpacciata di pellicole
vintage: non ve ne pentirete.
Alla fine poi interrogatevi su cosa volete. Un tizio che vi serve o un uomo che
vi ama?
Perché se a salvarvi ci pensate da sole il principino di turno che paga la cena
e vi apre la portiera può anche andare al diavolo e lasciare il posto a qualcuno
che forse - e dico forse -riesce a starvi dietro, anche se voi sgommate in
Ducati.
(Valeria Munari)
Valeria Munari: nata a Reggio Emilia nel 1981, come ogni antieroe che si rispetti conduce una doppia vita. Di giorno avvocato e di notte lettrice e scrittrice di horror e cinefila d'assalto. Con questa rubrica coccolerà il lato più cruento e vendicativo del suo complicatissimo sé, narrando di ragazze cattive e tanto altro.
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