Salve a tutti e benvenuti al primo appuntamento con Letters from
R'lyeh. Trattandosi della prima volta, sarà bene scambiare quattro
chiacchiere, no? Vorrete mica concedervi facilmente al primo
appuntamento con uno sconosciuto? Abbiate quindi pazienza: solo per questa volta parleremo un po' di me e
di come sono giunto da queste parti, a partire dal prossimo mese darò
più spazio a libri, film e avvenimenti horror oltreconfine. Dunque,
mi chiamo Elvezio Sciallis e alcuni fra voi potrebbero aver già
letto in giro miei articoli e recensioni, da Macabro Show a La
Tela Nera, da Horror Magazine a Il Cancello.
Dopo aver collaborato con queste e altre testate ho quindi deciso,
qualche anno fa, di cominciare a pubblicare un blog personale, Malpertuis, a cui in seguito si sono aggiunti sia Splattegramma (un sito multi-autore di notizie lampo concernenti l'horror in ogni suo
aspetto) sia HorrorNews24 che è un aggregatore di feed da vari
blog che si occupano del nostro non-genere preferito.
14 ORRORI DA LEGGERE
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Questa mia collaborazione con Scheletri nasce proprio da un post scritto
tempo fa su Malpertuis, nel quale citavo due articoli di Loredana Lipperini,
uno dei quali apparso anche in una pubblicazione della Gargoyle.
Gi articoli citati denunciavano coraggiosamente la scarsa qualità di
alcuni dei più noti portali italiani che si occupano di horror.
Ovviamente, trattandosi di un discorso di questo tipo, bisogna sempre
sottolineare che si tratta di opinioni e non certo di dati di fatto,
opinioni che però sento di condividere più o meno integralmente.
Seguì una lunga discussione spalmata su molti commenti, con il master di
Scheletri che faceva i suoi distinguo, distinguo condivisi anche dal
sottoscritto.
Anche solo il fatto che Alessandro si sia preso la briga di partecipare a quella discussione può darvi la misura delle sue capacità e volontà: questa sua voglia di confronto gli fa di sicuro onore ed è riprova della differenza di Scheletri.
Da lì è seguito uno scambio di mail private fra me e Alessandro che mi
ha proposto una colonna fissa sulle pagine del suo portale.
Io ho nicchiato a lungo perché purtroppo, fra vari lavori e la gestione
dei miei siti non me la sentivo davvero di impegnarmi su un nuovo
fronte, ma Alessandro, da bravo mastino infernale, non ha mollato e alla
fine eccoci arrivati a questo Letters from R'lyeh.
E di cosa parleranno queste lettere?
Siccome sono purtroppo noto per quelle che molti chiamano “polemiche” e che invece secondo me sono sani e necessari interrogativi su quanto accade nella scena italiana e siccome chi non mi conosce per le polemiche mi conosce per le recensioni negative e (perdonate la ripetizione) siccome entrambe, polemiche e recensioni negative, assommano a nemmeno un decimo della mia attività, direi di lasciarle perdere almeno qui su Scheletri, per non generare ulteriori flame.
Cercherò invece di segnalarvi, di mese in mese, uscite e autori, famosi
o meno, che hanno caratterizzato le ultime settimane o che, in un modo o
nell’altro, potrebbero essere davvero importanti per seguire e conoscere
un po’ meglio la scena mondiale.
Escono (e, a leggere quel che viene pubblicato su questo sito, noto con
piacere che già ve ne occupate in lungo e in largo) moltissimi titoli
horror che per un verso o per l’altro ben difficilmente giungeranno
dalle nostre parti.
Per me è dovere e piacere cercare di dar loro spazio in ogni modo
possibile e questo cercherò di fare anche in questa serie di
appuntamenti mensili.
Nulla di troppo originale, beninteso, in quanto non farò altro che
guardare alle notizie che abbiamo pubblicato durante il mese su
Splattergramma e sottolineare quelle che mi paiono più importanti.
L’ultima premessa che devo fare è che purtroppo, per le solite questioni
di tempo, non potrò seguire eventuali discussioni sul forum, ma sono
sicuro che se dovessero sorgere eventuali problemi Alessandro provvederà
sicuramente a segnalarmi il tutto.
Ecco, ora che ci siamo conosciuti meglio, magari vorrete concedermi
qualcosina già al primo appuntamento, no?
Sul fronte della carta stampata al momento sono due i nomi su cui
concentrare l’attenzione: Laird Barron e Thomas Ligotti.
Non ho spiccate preferenze per quanto riguarda la letteratura weird e
horror e passo senza problemi dallo stile poetico di un Brabdury
all’attacco alla giugulare di un punk come Keene, ma al momento mi
sembra che le cose più importanti nella scena stiano accadendo nel vasto
fronte di quello che con moltissime forzature possiamo chiamare new
weird.
Laird Barron ha riscosso parecchi consensi con The Imago
Sequence and Other Stories, sua prima raccolta di racconti e ora
cercherà di bissare con Occultation and Other Stories, a cura di
una delle case editrici più significative nel campo, la Night Shade
Books.
Come Lovecraft, Poe o Ligotti (tanto per scomodare piccoli calibri)
Barron si trova molto più a suo agio con la formula del racconto
piuttosto che con quella del romanzo e potreste voler concedere una
occasione a questo scrittore bigger than life, che prima di debuttare in The Magazine of Fantasy and Science Fiction ha, tanto per darvi
un'idea, corso alcune volte la Iditarod, una gara di slitte a traino di
cani, nel'Alaska, su un percorso di più di 1800 km.
E state bene attenti a criticare i suoi racconti perché, fra le altre
cose, Barron è anche cintura marrone di Jen Do Tao, qualsiasi cosa
voglia dire.
Di solito Barron mischia temi lovecraftiani a impianti e situazioni
noir, ha scarsa fiducia nel genere umano e raramente i suoi racconti
finiscono con qualche nota positiva per il protagonista di turno,
finendo spesso con il minacciare l'intera umanità.
Il volume è atteso per maggio 2010 e sul suo sito
personale potete trovare, oltre a una serie di post e informazioni,
anche alcuni link che portano a suoi racconti leggibili online.
E visto che ho nominato Barron, mi pare giusto ricordarvi l'uscita
imminente di quello che è con buona probabilità il volume che attendo
con maggiore curiosità per quanto riguarda il 2010.
The Conspiracy Against the Human Race è il promettente titolo della prima opera non appartenente alla narrativa da parte di Thomas Ligotti, e in questa raccolta di saggi, pubblicata da Hippocampus Press, potremo finalmente avere una raccolta più sistematica e organizzata del pensiero ligottiano che, rispetto a quello lovecraftiano, è sostanzialmente più pessimista al punto che spesso nella sue storie l'universo non è sostanzialmente indifferente all'uomo bensì sede e fonte di forze negative nei suoi confronti.
The Conspiracy Against the Human Race, ispirato a quanto dice l'autore
dalla lettura di Peter Wessel Zapffe, conterrà non solo alcune
delle visioni filosofiche di Ligotti ma anche sue precise idee sulla
narrativa weird, idee che se saranno più o meno sull'onda di quanto ho
già letto in alcuni suoi articoli e introduzioni, diventano
automaticamente importantissime per qualsiasi appassionato del genere.
Segnatevi il sito della Hippocampus Press e provate a dare uno sguardo a questo volume,
tenendo a mente però che non è un saggetto da leggere distrattamente fra
un film e un videogame.
E visto che ho nominato la parola film, chiudo questo primo,
necessariamente stringato appuntamento con la segnalazione di due fra i
titoli più interessanti che mi sono capitati sotto gli occhi negli
ultimi tempi.
Chi
mi conosce sa bene quanto abbia adorato The House of the Devil,
che considero una delle pellicole più importanti degli ultimi tempi.
Bene, Ti West torna dalle parti di THOTD e ci offre The
Innkeepeers, una pellicola basata su un hotel in fase di chiusura e
sui suoi due ultimi gestori.
Il tutto verrà girato nell'albergo che aveva usato come base durante le
riprese del film precedente e attendo questa sua nuova uscita come banco
di prova definitivo per testare le capacità di un regista che potrebbe
diventare sempre più importante per l'horror statunitense del futuro.
Van Diemen's Land, debutto alla regia di Jonathan auf der
Heide, narra la storia di otto detenuti che nel 1882 tentano di
scappare via mare dall'isola ma, non riuscendoci, si trovano costretti a
ripiegare nell'inospitale entroterra, braccati dalle guardie.
Senza scorte di cibo, costantemente in fuga in un ambiente sterile e
ostile, i detenuti a un certo punto saranno costretti a drastiche,
terribili, inumane decisioni pur di riuscire a cibarsi...
Quel che mi attira in questo progetto è la sua distanza da certo
survival horror piuttosto innocuo degli ultimi anni: niente teenager
idioti, nessun mostro mutante dei boschi che li caccia uno a uno.
Al loro posto abbiamo un manipolo di uomini in una serissima e tesa
vicenda che porterà, oltre che ai consueti scontri e conflitti, a
decisioni e scelte pesantissime.
Segnatevi i vari titoli e cercatene in giro estratti, capitoli o
trailer, mi raccomando.
Ci risentiamo fra un mesetto circa e, non dovendo più fare le
presentazioni, avrò l'intera colonna disponibile per segnalazioni di
vario tipo.
Stay horror. (Elvezio Sciallis)
Elvezio Sciallis: Non vi deve interessare chi sono. Leggete quanto scrivo e discutete di quello: chi sono non è importante, sono solo (cambia una consonante) una persona qualunque, appassionata di cinema e letteratura, specie quel cinema e quella letteratura che giocano e dialogano con il Perturbante. Ho all'attivo alcune pubblicazioni in antologie collettive e personali. Ho collaborato con diverse riviste cartacee e online. Traduco dall'inglese all'italiano videogiochi e testi per alcune società estere.
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