Altre
novità dal set del film "Zoo School":
Siamo al 14° giorno di riprese e sul nostro blog troverete un
approfondimento
della sceneggiatura giorno per giorno, a seconda delle scene
girate, e il diario delle riprese.
Leggenda narra che gli abitanti di Sparta sacrificassero sulla rupe Tarpea
i figli storpi, i gracili, i malfatti, coloro che sarebbero sopravvissuti
succhiando tempo e energie, coloro che non avrebbero (forse) contribuito a
sufficienza, che non sarebbero stati in grado di rispettare tempistiche e
obiettivi. Li buttavano giù appena nati o forse li abbandonavano
semplicemente in cima, in balia di se stessi.
Oggi ci siamo civilizzati, i tempi cambiano, si evolvono. La torre è un
palazzo, un’istituzione, un miraggio. E’ un gioco di società, uno zoo, una
scuola di vita.
Sparta è il tuo lattaio, la donna delle pulizie. Sparta è l’avvocato del
piano di sopra, l’impiegato delle poste, i tuoi genitori. Sparta sono i
tuoi insegnanti.
Zooschool vuole, forse, rappresentare proprio questo spaccato di società
filtrato dal punto di vista del singolo. Non è un film a una voce quanto
un coro di singoli che entrano in contatto, asteroidi che si evitano, si
sfiorano e collidono.
INCUBO POST-APOCALITTICO DI TIM CURRAN
Dopo l’olocausto nucleare, un gruppo di sopravvissuti si rifugia nel bunker progettato da Lilian, un nascondiglio sicuro fatto di acciaio e piombo... o così sembra. Con un ritmo incalzante e un’atmosfera claustrofobica, Aftermath incalza tra spettri di follia e oscuri desideri, trascinando il lettore in un’odissea dove la più grande minaccia non è la radioattività… ma il male che si cela nell’animo umano. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.
Uno Zoo di animali diversi, più o meno feroci, che
si trovano per caso a dividere la stessa aria opprimente. Il genere
preferito è l’horror questa volta funzionale a rappresentare con scene di
violenza estrema una realtà, quella della scuola, raccontata senza patine
o perbenismi. Una violenza potenzialmente giustificata, una sadica
provocazione. Il film si presenta come una costruzione realistica,
esasperata ed esasperante, di personaggi colpevoli e vittime, di predatori
e prede, di Sommersi e di Salvati.
Abbiamo il prof. Contin, carnefice inconsapevole. Abbiamo Elvis, una
vittima, che per soldi si nutre di umiliazione. C’e la psicologa che, per
ironia della sorte, è colpevole di aver fatto una scelta che riteneva
giusta ma che viene manipolata nel modo sbagliato, con conseguenze forse
devastanti. La prof.ssa Comini che accetta compromessi e mortificazioni
facendosi forza con gli psicofarmaci. C’è Ester che per sfuggire ad una
gerarchia sociale che la relega a “semplice bidella”, sottomette il prof. Schiavone (nomen omen) dalla sessualità controversa e discutibile, almeno
dai più. Ci sono Besnik, c’è Paoletta, la vice preside Migliaci... infine
abbiamo Sabot, un gladiatore cieco, un visionario macabro e un assassino.
Sono i tuoi compagni, i tuoi bidelli, i tuoi professori. Sono i tuoi
colleghi, i tuoi conoscenti e i tuoi pazienti.
Questa sono le vittime di Sparta: chi avresti salvato, tu? Altro
informazioni sul sito ufficiale
e su
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(Federica Battaglino: 29 luglio 2011)
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