Crocevia di punti morti - Quattro anime nel pozzo

di Matteo Grilli - pagine 288 - euro 14,00 - Effequ

Tutto quello che è sotto il Pozzo vive a prescindere da chi lo abita in superficie, e questo è un dato di fatto”. Con questo incipit Matteo Grilli esordisce nel mondo della letteratura horror italiana con il suo “Crocevia di punti morti”, un romanzo nel quale l'autore omaggia uno dei capolavori dell'indiscusso Re del brivido mondiale, Stephen King. Il romanzo di Grilli, infatti, si ispira in maniera forte a IT, del quale propone anche delle citazioni: il Pozzo richiama la cittadina di Derry, la presentazione dei diversi personaggi riprende il sistema utilizzato da King, in cui a ogni personaggio viene dedicato un diverso capitolo.
Protagonisti del romanzo sono Celeste, Massimo, Lorenzo e K. K è l'entità misteriosa che abita nelle profondità del Pozzo, l'essere che attrae e respinge gli altri personaggi. Celeste, Massimo e Lorenzo sono cresciuti al Pozzo, lo hanno lasciato per proseguire le loro vite altrove (Milano, Roma...) in cerca di un riscatto. Riscatto che però si rivela irrealizzabile, perché i personaggi rivelano una serie di comportamenti antisociali e di pulsioni distruttive che li portano al fallimento sia nel mondo del lavoro, sia in quello delle relazioni affettive: “Dai Massimo, facciamo questo rito di passaggio, ti va? Tanto è questo il tuo arco narrativo e lo devi tendere per bene fino a spezzarlo se vuoi dare un senso al tuo fallimento, al tuo mollare senza sosta. Ti è bastata una scusa e rieccoti qua, non potevi vivere senza questo ed è naturale: insomma, un essere vuoto ci sta benissimo nel Pozzo.”

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Capitolo dopo capitolo, Grilli ci guida in un climax ascendente di angoscia (“Milano mi sta uccidendo ma nel Pozzo non ci torno, col cazzo proprio, non dopo tutto quello che ho passato.” dichiara Lorenzo) mentre seguiamo i protagonisti distruggere le loro vite fino al ritorno al Pozzo, ritorno che rappresenta anche una discesa metaforica nei meandri del proprio IO fino allo scontro finale.
Il romanzo è sicuramente interessante per gli amanti del genere, anche se date le tematiche trattate è preferibile leggerlo di giorno. La caratterizzazione psicologica dei protagonisti è molto profonda. Un unico appunto sul linguaggio: Matteo Grilli indubbiamente fa delle scelte stilistiche legate al vissuto dei personaggi, ma personalmente ho trovato eccessive le numerose bestemmie, quindi proporrei una revisione di questo aspetto.
Voto: 7
[Sarah Biandrati]



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