Sono Rosanna, ho 27 anni e fra qualche mese raggiungerò finalmente
l'agognato traguardo della laurea in filosofia. Non sono un'appassionata di horror, dunque
vi chiederete come mai mi sia cimentata nella composizione di un racconto di questo
genere; l'ispirazione è nata da una riflessione che spesso attraversa la mia mente e il
mio cuore: quanto orrore si può nascondere nelle profondità di un individuo che vive il
rapporto con un genitore ancora in modo infantile, che non è giunto ad affermare la
propria individualità; per lui si spalancano abissi di paure, di insicurezze, di sensi di
colpa. In persone siffatte, non in immaginari vampiri o lupi mannari, l'orrore trova la
possibilità di manifestarsi in tutta la sua concretezza e forza dirompente.
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