La lucerna

3° classificato al concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003

C'è una lucerna sulla credenza del salotto, così vecchia che mia nonna non ha memoria di chi l'abbia trovata e di come sia finita in casa nostra. Di certo, mio padre mostra di averne paura e per questo, la tiene chiusa in una vecchia scatola di scarpe ridotta ormai a brandelli ed impedisce a chiunque di mettervi sopra le mani.
Non comprendo il motivo che ispiri così tanta paura al mio caro genitore, ma conoscendone profondamente il carattere, e sapendolo uomo di forte volontà e robusta mente, credo che il suo terrore possa benissimo risiedere in una remota esperienza vissuta a causa di quello strano ed affascinante oggetto.
Devo capire, però, e per questo ho bisogno di vedere… qual è il segreto della lucerna?

Così, aspetto che la casa sia vuota. Corro davanti alla credenza ed apro la scatola: che meraviglia! Un oggetto così bello, di un verde più puro della giada, ricoperto d'intricati intarsi…
Li avverto sotto i miei polpastrelli, li sfioro, li libero dalla polvere.
I miei occhi si concentrano nell'esame di quei curiosi particolari, avidi di conoscenza, ma una fitta al petto, improvvisamente, mi fa trasalire: l'orrore che provo è così forte da farmi tremare le gambe, da togliermi il fiato, perché ciò che vedo non può essere reale!
Centinaia di corpi che si contorcono nella sofferenza, rilievi prima statici che ora animano la superficie della lucerna e che vorrebbero tornare alla libertà!
Anime prigioniere, di quale età, di quale tempo, io non saprei dire.
E proprio come tanti prima di me, mi ritrovo prigioniero della mia curiosità, catturato dalla lucerna, spaventosa alchimia che non trova spiegazioni.
Invano, mio padre, pronunzierà il mio nome…

Pasquale Francia