Muri di carta

di John Ajvide Lindqvist - pagine 477 - euro 18,00 - Marsilio

Che si tratti di un edificio in un sobborgo di Stoccolma ma che comincia a muoversi minaccioso, di una donna con uno straordinario sesto senso che si trova più a suo agio tra gli alberi della foresta che tra le persone, o di un'anziana pensionata che si lascia coinvolgere in uno strano giro di furti ai grandi magazzini, queste storie inquietanti e magiche nascono tutte da un quotidiano così desolato e spaventoso che solo il sovrannaturale può promettere un riscatto (dalla seconda di copertina).
Anche se molti continuano a paragonarlo a Stephen King, John Ajvide Lindqvist ha ben poco in comune con il Re del brivido se non una fervida immaginazione e un talento narrativo non comune.
L'horror dell'autore svedese, a differenza di quello di King, è più pacato e meno brutale ma riesce ugualmente a trasmettere un sottile senso di inquietudine e disagio.

Ma, come in tutte le antologie, anche "Muri di carta" ha inevitabilmente degli alti e bassi, racconti così così che si alternano a vere e proprie perle narrative. I titoli più riusciti sono a mio parere quelle più propriamente horror o che almeno sconfinano nel soprannaturale, come ad esempio: "Lasciamo morire i vecchi sogni" seguito ideale di "Lasciami entrare", il kafkiano "Villaggio in altezza" e lo splendido e originalissimo "Confine".
In conclusione "Muri di carta" è una discreta antologia che però, visti i continui riferimenti, consiglio solo a chi ha letto i precedenti libri di Lindqvist: "Lasciami entrare" e "L'estate dei morti viventi".
Voto: 6,5
[Alessandro Balestra]

Incipit (dal racconto "Lasciamo morire i vecchi sogni")
Voglio raccontarvi di un grande amore.
Purtroppo non si tratta di me. Dato che però faccio parte della storia e adesso è tutto finito, vorrei essere il testimone di Stefan e Karin.
Essere il testimone. Suona piuttosto solenne, lo so. Forse sto creando troppe aspettative per un racconto che non ha nulla di sensazionale. Tuttavia, i miracoli in questo mondo sono così rari che si deve fare del proprio meglio per salvaguardarli, quando capita che accadano.