Tomb Raider 2013

L’ultimo Tomb Raider rappresenta quello che si definisce il reboot della saga, ovvero un nuovo inizio. La narrazione vede infatti una Lara Croft in una versione sicuramente meno prosperosa nelle forme, ma anche più giovane e inesperta: siamo quindi di fronte a un deciso cambio di rotta rispetto al passato.
Il gioco inizia con una Lara ancora ventenne, coinvolta in una spedizione archeologica a bordo della nave Endurance. Dopo un breve filmato iniziale, assistiamo subito al naufragio dell’imbarcazione in un’isola al largo del Giappone, dovuto a una violentissima tempesta. La nostra bella archeologa si ritrova ferita e tramortita, imprigionata da un selvaggio e legata a testa in giù in una grotta.

Riesce a liberarsi, ma è sola e disarmata. Il personaggio risponde ai comandi vacillando, rendendo subito il giocatore partecipe delle precarie condizioni di salute. Le sue prime necessità sono di accendere un fuoco per riscaldarsi, quindi di cercare del cibo. Recupera da un cadavere un rudimentale arco, con il quale riesce ad uccidere un cervo. Nel frattempo, girovagando per l’isola trova alcune rudimentali abitazioni. L’isola è abitata. Da come può constatare, gli isolani sono tutto fuorché amichevoli.
Riesce a ricongiungersi con l’amica Sam, che trova in compagnia di un uomo di nome Mathias. Stremata, piomba in uno stato di semincoscienza; quando si risveglia i due sono scomparsi. Si mette alla ricerca e riesce a ricongiungersi a un piccolo gruppo di sopravvissuti, dai quali viene soccorsa quando è attaccata da un branco di lupi. Si dividono per cercare Sam, ma Lara e il compagno di avventura Withman vengono disarmati e catturati dagli isolani, quindi condotti a un campo base dove possono constatare l’orribile fine cui sono destinati gli altri sopravvissuti.
L’archeologa riesce a liberarsi, ma scopriamo già dal primo combattimento che non avrà assolutamente vita facile: deve fuggire evitando gli isolani, riesce con una lotta disperata a sopraffare una guardia armata, deve usare in modo accorto le poche munizioni. Alla sua prima uccisione, cruenta e difficoltosa, le è impossibile abbandonarsi allo sconforto e alla disperazione per il timore di venire scoperta e uccisa. Fin dalle prime fasi del gioco, quindi, possiamo dimenticare le azioni da commando, infatti se intende sopravvivere Lara deve muoversi nell’ombra. Armata di un rudimentale arco e di una pistola, deve evitare i nemici e prediligere, quando sono assolutamente inevitabili, le uccisioni silenziose.
Una dinamica di gioco assolutamente stealth, che viene mantenuta anche con la progressiva evoluzione del personaggio. Lara guadagnando punti esperienza potrà infatti, nel corso delle fasi di gioco, perfezionare le proprie capacità di caccia, sopravvivenza e combattimento. Siamo comunque, almeno nelle prime fasi, di fronte a una Lara tutt’altro che invincibile: capace in altri episodi della saga di uccidere un Tirannosauro, qui esce a malapena vincitrice da uno scontro con un lupo affamato.
Ricongiuntasi con il capitano Roth, riesce nel frattempo a lanciare da una vecchia antenna radio un segnale di SOS. Pure il soccorso aereo è vano, infatti interviene una nuova violentissima tempesta. E se un disastro marino seguito da uno aereo possono sembrare una forzatura, si scopre che da quell’isola è impossibile fuggire. Come apprende dai compagni di avventura, Mathias è infatti il capo della setta dei Solarii, che venera la terribile regina Himiko. I Solarii devono stabilire se Sam è la prescelta per succedere alla regina scomparsa: per farlo, devono sottoporla alla prova del fuoco, nel senso letterale del termine.
Lara corre in aiuto dell’amica, imprigionata in uno sperduto monastero. E’ animata dalla sete di vendetta piuttosto che dalla speranza di salvarla, in quanto Sam è ormai sul rogo e la sua fine sembra ormai segnata. Inaspettatamente, una folata improvvisa di vento spegne le fiamme. Dopo un duro combattimento, Lara riconquista la libertà per sé e per l’amica, mentre grazie all’intervento di Roth sopraggiunge un elicottero di soccorso. E siamo al terzo disastro quando pure l’elicottero è abbattuto da una tempesta. Roth riesce a salvare Lara per ben due volte in rapida successione, prima rianimandola con un massaggio cardiaco e poi facendole da scudo in uno scontro a fuoco con i Solarii.
Non mancano in queste fasi della storia le acrobazie che hanno reso celebre la saga, così come le fasi esplorative. Il giocatore può decidere in larga misura dove andare e quando farlo. E’ possibile in ogni momento tornare agli accampamenti posti in zone strategiche dei vari livelli; gli stessi punti base possono essere utilizzati per i potenziamenti di Lara e delle armi. Se è vero che si può in ogni momento tornare indietro, magari per prepararsi al meglio in vista di un combattimento, si avanza nella trama soltanto quando si percorrono alcuni passaggi obbligati.
La nostra archeologa apprende così che è lo stesso spirito della regina Himiko a controllare le tempeste, al fine di impedire a chiunque di abbandonare l’isola. La regina era solita trasferire la propria anima nel corpo di un’ancella, come finalmente scopre in una camera segreta, ma è rimasta intrappolata nel precedente corpo quando l’ultima sventurata ha scelto di morire piuttosto che di fungere da nuova ospite per Himiko. Ora il piano dei Solarii è chiaro: vogliono sacrificare Sam per riconquistare la libertà di lasciare l’isola, in quanto essi stessi sono stati a loro volta vittime di naufragi precedenti. Sono aiutati in questo dagli Oni della Guardia Imperiale di Himiko stessa.
Si assiste quindi allo scontro finale, prima con gli Oni e poi con Mathias stesso. Sconfitti tutti i nemici, Lara può pugnalare il corpo di Himiko e liberarne lo spirito. I pochi superstiti possono lasciare l’isola.
Il level design è vario e si mantiene sempre su un buon livello, anche se personalmente non ho apprezzato in modo particolare alcune ambientazioni, nella fattispecie un livello di baraccopoli nella seconda parte dell’avventura, quando Lara combatte contro i Solarii. Spettacolari invece le scene acrobatiche, girate con il meccanismo dei quick time events dove il giocatore viene chiamato ad intervenire con sequenze prestabilite di comandi per evitare alla bella Lara delle morti atroci: in generale, alcuni passaggi possono essere quasi più impegnativi dei combattimenti stessi.
Nel corso dell’avventura, si è detto che esistono alcuni passaggi obbligati, ma il livello di esplorazione può essere in una certa misura deciso dal giocatore. E’ infatti possibile completare il gioco pur senza aver risolto tutti gli enigmi, sempre tenendo conto dell’importanza degli indizi al fine di ricostruire la vicenda, ma anche per acquisire punti esperienza, indispensabili per i potenziamenti. Il livello della difficoltà, regolabile per i soli combattimenti, è piuttosto ben calibrato, anche se paradossalmente sembra decrescere con il progredire dell’avventura.
Proprio i potenziamenti, se da un lato conferiscono all’avventura una certa dimensione di gioco di ruolo, in realtà costituiscono una piccola forzatura, perché è facile giungere alla conclusione con il massimo dei punti in tutte le abilità, senza doverne scegliere una in particolare. Sempre grazie a questa possibilità, inoltre, con il progredire dell’avventura si passa da una Lara quasi inerme a una Lara armata di tutto punto e in grado di abbattere orde di nemici. Non è dato sapere se questo risultato sia voluto dagli sviluppatori per dare un senso di continuità rispetto agli altri episodi della saga, ma l’effetto ottenuto è quello di trasformare progressivamente un survivor horror a tutti gli effetti in uno sparatutto d’azione in terza persona, con il progressivo scemare del senso di empatia per la Lara indifesa, che si trasforma progressivamente ma in un tempo troppo breve in un’implacabile macchina da guerra.
Il voto finale è un nove meritato, derivante dalla media tra il dieci (con lode) della prima parte e l’otto della seconda. Con un plauso particolare agli sviluppatori, che hanno saputo rendere godibile il titolo anche se giocato su computer non recentissimi, mantenendo requisiti hardware più che accettabili a patto di rinunciare ad alcuni dettagli grafici di secondaria importanza, come ad esempio il movimento più fluido dei capelli, che poco influiscono nella fruibilità complessiva del titolo.
Voto: 9
(Gianluca Ingaramo)

Altri dati

Versione: PC
Prezzo: 49,90 euro
ASIN: B00AYHKLOE
Data di uscita: 5 marzo 2013