Clive Barker's Undying

Quando trovai nella biblioteca quel libro, in quella mattina fredda di più di vent’anni fa, non so cosa mi costrinse a leggere le sue misteriose pagine. Né so cosa mi portò a riunire gli altri e a condurli nel Cerchio di Pietre per ripetere l’incantesimo. Un gioco per bambini, l’ho sempre detto. Ma nel profondo dev’esserci stato qualcos’altro, qualche altra presenza che mi condusse a quel libro e che ci portò all’Isola del Cerchio di Pietre.”
Se fra voi che ora leggete ci sono persone con l’abitudine d’indignarsi un po’ per quello che definireste forse “il gusto dei più”, allorché grazie ad esso un libro, un film, un gameplay o certa musica conseguono quel successo enorme che viceversa voi ritenete l’avrebbero meritato le fatiche di altri autori; se fra voi, insomma, ci sono palati raffinati, allora, quando l’argomento era quello del Survival Horror, vi siete ritrovati a parlare bene di "Clive Barker’s Undying", o lo farete dopo che ci avrete giocato.

Non che una siffatta perla non abbia ottenuto un notevole successo, soprattutto altrove, fuori cioè, dall’Italia; ma ci siamo capiti. Perché un grande successo? Perché dietro c’è Clive Barker, un genio. Un talento poliedrico, un geniale scrittore con il merito di aver rivoluzionato la letteratura fantastica-orrorifica, decide di cimentarsi in un simile campo, nel 2001: il minimo che possiamo aspettarci è che il suo lavoro finisca con avere una trama narrativa più corposa, sofisticata, e che il gioco sia pertanto avvincente come pochi. Cominciamo dunque, nel modo più breve ed esaustivo possibile, a descrivere la trama di Undying (Non - morenti).
Patrick Galloway, il protagonista, è un avventuriero irlandese che può vantare un suo bagaglio di nozioni e capacità soprannaturali, perlopiù ottenute quando fatta propria, in passato, la mistica Pietra di Gel'Ziabar; è reduce dalla “Grande Guerra” (siamo nel 1923), e da un duello con un uomo, un suo nemico che fa carriera nelle gerarchie del demoniaco: Otto Keisinger. Patrick è raggiunto da una missiva, recapitatagli da un vecchio amico, il primogenito della casata dei Covenant, Jeremiah. L’amico gli chiede di raggiungerlo per aiutarlo a capire e contrastare una maledizione caduta sulla famiglia. Quando raggiunta la loro dimora estiva, un’immensa e labirintica magione, Patrick la scoprirà come crocicchio di antichissime forze ultraterrene e scellerate, che si son tutte espresse nella vita della morte dei fratelli e delle sorelle del suo amico: Lizbeth, Ambrose, Aaron e Bethany Covenant infestano infatti con la loro non-morte gli ambienti della casa, e come sapremo poi, hanno un ambizioso progetto. Per comprenderlo e ostacolarlo, Patrick si ritroverà ad affrontare questi nemici, il loro esercito di creature demoniache deliziosamente e brutalmente Barkiane, e a vagare nei recessi della dimora sempre più sovvertiti, sostituiti dalla realtà di dimensioni parallele come l’Oneiros e l’Aeternal Autumn (sia i demoni che le dimensioni alternative di Barker sono un fuoco d’artificio di fervida e sbizzarrita immaginazione). Infine, ci saranno viaggi nel tempo, dunque ulteriori scenari, incubi, e il confronto con il nemico Otto Keisinger; il tutto per muovere guerra ad una maledizione che ha il suo perché in un antico rito ed un complesso megalitico su di un’isola che vi farà esclamare più di una volta: qui siamo proprio in un racconto di H.P. Lovecraft!
Patrick (ovvero noi) combatte gestendo le diverse armi con entrambe le mani, e usufruendone contemporaneamente. Si hanno a disposizione un certo numero d’incantesimi, alcuni in grado di potenziare le armi stesse, che sono: un fucile a pompa, un revolver, una falce magica, un originale cannone da guerra tibetano e la pietra di Gel'Ziabar. Fra i possibili attacchi magici, cito i Teschi Urlanti, lo Scudo, l'Ectoplasma e la resurrezione dei cadaveri. Vi ritroverete a dover usare un potere che vi consente di vedere il reale a dispetto delle allucinazioni terribili imposte dagli agenti sovrannaturali, o a costringere la vostra percezione nel passato dei luoghi che esplorate, con bellissimi e inquietanti effetti scenici. Altro merito del gioco, un’ottima e raffinata colonna sonora ad opera di Bill Brown.
La pecca di questo gioco? Nessuna, grazie ai fan che attraverso questo sito, hanno diffuso l’applicazione (qualcuno li faccia santi), ossia il download della patch di traduzione che rende il gioco Undying completamente in italiano: tutti i dialoghi, i menu, la grafica e le scene animate verranno tradotte nella lingua italiana.
Che altro? Non infatuatevi di Lizbeth Covenant, per lei siete più un pasto che un amante. E quando sentite ululare gli Howlers - quando saprete che sono in branco - cercate una via di fuga. Sono bestie brutali.
Voto: 10
(Bruno Maiorano)

Altri dati

Versione: PC
Prezzo: non disponibile
Sviluppatore: EA
Genere: Survival Horror