Re-born

Racconto per il concorso "Horror T-Shirt", 2017 - edizione 13

Dal giorno dell'aborto Vanda lamentava strani dolori al ventre. Il medico tuttavia le aveva assicurato che fisicamente era in salute. Forse era lei ad aver somatizzato il senso di colpa.
Vanda prese un uovo dal frigo, si avvicinò alla padella calda e lo picchiettò sull'orlo.
Fu allora che udì un vagito, assordante, come se provenisse da...
Vanda abbassò gli occhi e svuotò i polmoni.

Immerso nell'olio sfrigolante non c'era un tuorlo arancione bensì un feto umano, un esserino viscoso e molliccio che strillava nonostante i lineamenti abbozzati. Il sangue mischiato all'albume.
«Ti mangerò, piccolino» piagnucolò Vanda, commossa, «così potremo ricominciare.»

Samuele Fabbrizzi