Credevo fosse amore

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2016 - edizione 15

Non credo di farcela... sto correndo da troppo, sento il cuore che sta per scoppiare... la gonna mi blocca i movimenti, i tacchi si sono spezzati, il reggiseno mi impedisce di respirare... affanno, mi manca l’aria! Le gambe vengono meno... e quell’uomo non accenna a fermarsi! Basta, devo rallentare... anche se so che dopo tutto sarà perduto... Lui non cede, anzi sento che avanza... veloce... troppo veloce... non ce la faccio più... le piante di questo maledetto bosco mi graffiano le caviglie, il bruciore è insopportabile ma non devo fermarmi! Scivolo, mi rialzo e riprendo a correre... Non sarei dovuta andare a quella festa, ma Carla ha così insistito... e poi lui, così bello, così... io fissavo i suoi occhi e lui fissava i miei... sorrisi... poche parole sussurrate... credevo fosse amore a prima vista... di colpo la trasformazione: gli artigli, il corpo deformato, le zanne... e subito le urla, il panico, la fuga dalla discoteca... in pochi secondi la creatura aveva preso il posto dell’essere umano!

Ed ora eccomi qui, ad arrancare senza fiato, a correre senza sosta... le forze mi abbandonano e quell’implacabile inseguimento giunge al termine... mi fermo. Anzi, crollo. Ma lui non fa altrettanto... passo dopo passo, inesorabile... è finita ormai... Un momento! Un sasso... un piccolo sasso sulla strada... l’uomo provvidenzialmente inciampa e cade! Forse ho ancora una speranza... In pochi secondi riesco a raggiungerlo e gli sono addosso: “smettila di sfuggirmi” gli ringhio all’orecchio “te l’ho detto anche prima, nel locale, ci vorrà solo un attimo...” e finalmente affondo i denti nel suo collo strappando una bella porzione di carne. La divoro con avidità. Poi, lentamente infilo i canini nella giugulare ormai scoperta e mi disseto con tutto quello che, caldo e denso, pulsa fuori dalla vena. Credevo fosse amore a prima vista, invece era solo fame.

Marcello De Angelis