Ciao Topolina...

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2016 - edizione 15

Elena si preparò per andare a letto. Non era tardi, ma era stanchissima: era stata una giornata pesante e aveva solo voglia di dormire. Si sentiva nervosa e aveva una strana sensazione addosso, come se fosse osservata, ma prese una camomilla e si ficcò sotto le coperte.
Dopo quelli che le sembrarono pochi secondi, aprì un occhio e guardò la sveglia: 4.17. Sembrava non avesse nemmeno dormito, ma evidentemente lo aveva fatto. Eppure si sentiva stanca lo stesso e aveva sempre quella strana sensazione addosso. Si rigirò nel letto e con la coda dell’occhio vide qualcosa in un angolo della stanza, tra il muro e l’armadio.
Le si gelò il sangue. Aveva paura a guardare direttamente, magari era un ladro che se si fosse accorto che era sveglia le avrebbe fatto del male. Decise di rimanere immobile, aspettando che succedesse qualcosa. Il cuore le batteva fortissimo, sembrava che quella figura tra il muro e l’armadio stesse li ferma ad aspettare qualcosa.

Per alcuni secondi che sembrarono ore, tutto sembrò congelato ed una specie di vento freddo attraversò la stanza. A quel punto la figura si mosse verso il letto, poteva vederla chiaramente con gli occhi socchiusi. Lui era sopra di lei, Elena era terrorizzata, avrebbe voluto urlare ma non riusciva nemmeno ad aprire la bocca. Poi udì una voce: “ciao topolina, volevo salutarti prima di andare via. Fai la brava”.
Elena sobbalzò sul letto, era la voce del nonno: ma il nonno era all’ospedale... non poteva essere lì. Si girò e aprì gli occhi. La figura era sfocata e stava svanendo. Il viso del nonno a pochi centimetri da suo era sorridente, calmo. Sentì ancora “ciao topolina”. Tutto sparì.
Squillò il cellulare sul comodino: il display diceva che era suo padre. “Pronto?” - “Elena, sono all’ospedale. Il nonno è morto”.

Rossana Bergamini

Bergamini Rossana, nata a modena il 28/07/1972. Ingegnere informatico, perito elettronico, madre di due figli, moglie e... lettrice compulsiva. Da qualche tempo mi diletto a scrivere racconti brevi: sono stata selezionata nel 2015 per l'antologia di Cultora con il racconto "la frontiera" e nel 2016 per l'antologia "Trame tra le mura" di Nativi Digitali Edizioni con il racconto "la lettera".