Viaggiatore del tempo

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2015 - edizione 14

H. G. Wells lo ignorava, ma la macchina del tempo esiste da quando l’evoluzione umana ha cancellato la tenebra dell’istinto animale. Questa macchina è insita nello strato laminare di neuroni e fibre nervose della corteccia cerebrale. La macchina può viaggiare verso il futuro sospinta da sognate speranze di una vita migliore permettendoci di immaginare scenari rassicuranti dove vivere un’esistenza da sempre desiderata; tuttavia essa può spostarsi nel passato attirata dai ricordi della giovinezza, dal rammarico per ciò che poteva e non è stato; di volti d’amori perduti e mai dimenticati.
A volte la macchina subisce guasti improvvisi materializzandoci in dimensioni deviate, ove regnano incubi popolati da ancestrali paure. Nello specifico credo siano i Morlock di Wells a inceppare la macchina in entrambe le direzioni generando appunto il mio personale incubo. L’impalpabile marchingegno ha smesso di viaggiare nel futuro poiché chi la manovra ha perso il lavoro, come altri della sua generazione, ritrovandosi ai margini dell’umana dignità da una terribile definizione imprenditoriale chiamata “ristrutturazione aziendale” che ha interrotto il flusso di sogni e speranze, combustibile dell’avanti; ma questo, credetemi, non è il problema maggiore.

Da sempre, infatti, la macchina mi ha inchiodato in un punto preciso del passato: 1 giugno 1980, il giorno in cui assistetti al funerale di mio padre. Giunto a questa stazione del tempo il reticolo mnemonico si sfalda impedendomi di inoltrarmi in una regione a oggi ignota. Ho desiderato varie volte poter rimuovere l’incubo di una domenica d’inizio estate di ormai quarant’anni fa così da riuscire a ricordare quell’uomo dai lunghi baffi neri e dal volto scavato da una vita di sacrifici ma niente. Questo fatto mi manda in bestia, sapete, perché una vera macchina del tempo almeno dovrebbe concedere a un figlio il ricordo di una dolce, perduta carezza di papà.

AROLDO CONTI
1938-1980

Simone Conti